Ancora "grida d'aiuto" provenienti dai quartieri per l'Amministrazione Comunale. Il Vice Presidente della V Circoscrizione Franco Laimo, infatti, ha segnalato lo stato di degrado e incuria in cui versa Viale dei Tigli, arteria locata nei pressi della panoramica dello stretto. "Il tratto in questione", scrive Laimo, "è orfano ormai da alcuni anni di manutenzione stradale e pubblica illuminazione da parte della Pubblica Amministrazione in quanto i dipartimenti lo considerano strada privata, ma anche se così fosse, trattasi di strada ad uso pubblico e dunque occorre garantire determinati servizi agli stessi cittadini".
Da tre anni erbacce, buio e marciapiedi distrutti sono fattori caratterizzanti di Viale dei Tigli. Il perno del problema sta essenzialmente nel dubbio che avvolge la questione: è strada privata o strada pubblica? Secondo la Corte di Cassazione ed il Consiglio di Stato (organi che si sono espressi su casi simili con sentenze varie) sono diversi i punti da analizzare per stabilire di che entità sia un asse viario, come il caso in cui l'asfalto sia battuto da un numero indeterminato di persone o se vi sia la presenza di pubblici esercizi o strutture pubbliche. Se manca una delimitazione dell'area, ad esempio una sbarra che sancisca l'entrata e l'uscita dalla zona, allora si parla di strada privata ad uso pubblico, come sottolinea lo stesso Laimo nel documento stilato.
"Dunque tutte le opere di urbanizzazione (manto stradale, illuminazione ecc..)", incalza il Vice Presidente, "nonché quelle inerenti alla circolazione (segnaletica ecc..) riguardano la competenza del Comune che non può sottrarsi, ed inoltre, tutte le controversie instaurate a causa di danni a persone o cose dovuti dall'inerzia del Comune ad effettuare una manutenzione della strada, possono essere sollevate innanzi il Giudice Ordinario (Cassazione, sezioni unite, 28500/2005), e dunque altri oneri in più per le casse comunali".
Visti quindi questi presupposti, Laimo ha richiesto un intervento rapido ed effettivamente funzionante per mettere un punto ai disagi, salvaguardando, con una tempestiva azione di manutenzione e cura, l'incolumità pubblica.
Claudio Panebianco