MESSINA – Il team alla base del progetto “Spendiamoli insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno della Fondazione “Con il Sud”, guarda alla elezioni del prossimo giugno. In contemporanea con le Europee, infatti, in dieci Comuni dell’area metropolitana di Messina si voterà per le elezioni amministrative e l’obiettivo del progetto è di far sì che si parli, anche in campagna elettorale, di democrazia partecipata.
In quella che è stata definita una “lettera aperta” ai futuri candidati, ma soprattutto ai cittadini elettori, il team vuole ricordare che “la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo, o della mancanza di dialogo, tra amministratori e amministrati, perché è una partecipazione che non si esaurisce nei pochi giorni di una tornata elettorale, ma, al contrario, si sviluppa tutto l’anno, tutti gli anni”. E il progetto “Spendiamoli insieme”, attraverso i dati del proprio monitoraggio civico, vuole fornire agli elettori un quadro di “cosa succede nel proprio Comune, per essere consapevoli dei propri diritti e per chiedere ai candidati che tali diritti siano pienamente garantiti”.
Il monitoraggio ha evidenziato che tra i dieci comuni è stato quello di Falcone a fare meglio in tema di democrazia partecipata, davanti a Brolo, Forza d’Agrò, Leni, Oliveri, Rometta e Spadafora. Fanalini di coda Condrò, Longi e Mandanici. Falcone, con 2.785 abitanti, oggi comune commissariato, ha circa 8/9 mila euro l’anno per la democrazia partecipata e nel 2019 ha adottato un regolamento che coinvolge i giovani dai 16 anni in su. E si è registrato una buona partecipazione, con 240 votanti nel 2023 e 6 progetti presentati, migliorando un trend negativo fatto di zero progetti nel 2021 e nel 2020.
Chi deve fare meglio, invece, sono gli altri comuni. “Ballano” sempre diverse migliaia di euro e per i cittadini presentare progetti e votarli è una buona occasione per migliorare la propria stessa città. Tutti i dati per informazioni dettagliate si trovano su www.spendiamolinsieme.it.