Cronaca

Depuratore di Nizza inquinante, una sola condanna. Sindaci Scagionati

MESSINA – E’ di una sola condanna e sei assoluzioni la sentenza sulla gestione del depuratore di Nizza, che tra il 2018 e il 2019 risultò “inquinante” ad una serie di controlli, effettuati in diversi giorni dell’intero periodo.

Il Tribunale (presidente Sciglio) ha condannato soltanto Agatino Mantarro, allora gestore dell’impianto, a 3 mesi e 10 giorni di arresto più una ammenda di 2 mila euro. La condanna riguarda soltanto il “prelievo” di fine maggio 2018. Mantarro viene invece assolto da tutti gli altri capi di imputazione, relativi agli altri giorni di mal funzionamento dell’impianto in sostanza, e con lui tutti gli altri imputati (le cariche si riferiscono all’epoca dei fatti): il sindaco di Nizza Pietro Briguglio, di Fiumedinisi Giovanni De Luca, di Alì Terme Carlo Giaquinta (nella foto), il predecessore Giuseppe Marino e i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Nizza, Rosario Porto e Umberto Valerini

L’Accusa aveva chiesto soltanto due condanne, per Mantarro e per Giovanni De Luca, rispettivamente ad un anno e 2 mesi e un anno e 3 mesi. Il Tribunale ha però deciso diversamente, dopo aver ascoltato anche i difensori, gli avvocati Giovanni Mannuccia, Giovanni Calamoneri, Massimo Brigandì, Antonio Scarcella, Giovambattista Freni, Felice Di Bartolo e Carmelo Lombardo.

Il processo definito oggi riguarda i reati ambientali contestati, ma tutta la vicenda relativa alla gestione del depuratore in quegli anni è ancora aperta. Dopo una prima archiviazione in fase preliminare delle ipotesi di reato di abuso d’ufficio, infatti, la Corte d’Appello ha disposto rinvio e nuovo processo dopo che la Procura ha impugnato il provvedimento liberatorio.