All’andata erano in 18mila 426 a sostenere la squadra, al ritorno non ci saranno tifosi giallorossi. Storie di un calcio ormai cambiato e che, soprattutto tra Messina e Catania, ha avuto il suo spartiacque quel maledetto 17 giugno 2001, quando Tonino Currò fu colpito da una bomba carta e perse la vita qualche giorno dopo. Inevitabile tornare a quei momenti ogni qualvolta il derby si ripropone, anche adesso che son trascorsi quasi 15 anni.
Messa da parte la tristezza, le note positive possono arrivare dal calcio giocato. Il Messina torna al Massimino dopo quasi dieci anni, era il 23 settembre 2006, campionato di serie A, e finì 2-2 con le reti di Floccari e Cordova per i giallorossi, Mascara e Spinesi per gli etnei. Il successo manca dalla lontana serie B del 1953-54, addirittura 62 anni fa, fu 1-3 con le due reti di Maselli e quella di Fusco, per il Catania Klein. Oggi è solo terza serie ma per i peloritani è il punto di partenza per la rinascita, con una nuova società al timone.
Opposte le situazioni di classifica: il Catania occupa l’ultimo posto della zona play out, il Messina, 14 punti più sopra, si sente al sicuro. Anzi fa anche un pensierino ai play off, distanti sette punti. Tutte le volte che il Messina si è avvicinato al quintetto di testa è poi tornato bruscamente con i piedi per terra. L’obiettivo, stavolta, è quello di cambiare il corso delle cose. Se poi non dovesse arrivare un risultato positivo poco male, la salvezza è già in tasca.
L’impegno, però, sarà tutt’altro che agevole. Sul campo i punti di differenza tra le due squadre sono solo 4, in virtù dei 10 di penalità per gli etnei, e le due squadre hanno mostrato valori simili. Ad inizio stagione, anzi, si pensava che il Catania potesse essere la compagine più forte del torneo o almeno al livello del duo di testa composto da Benevento e Lecce, distante invece molti punti a prescindere dalla penalizzazione.
Quello del Catania è un periodo nero: solo tre pareggi e nessuna vittoria nelle ultime sette partite e la necessità di tirarsi fuori al più presto dalla zona play out. Il Catanzaro dista solo un punto, il Monopoli tre, ma a preoccupare è il trend negativo.
Tutt’altro umore in casa Messina: da quando sulla panchina siede mister Raffaele Di Napoli, sono arrivati 2 punti nelle prime 4 partite ma poi tre vittorie consecutive. Torna Giorgione dalla squalifica, l’unico dubbio riguarda il ruolo di terzino sinistro per il quale sono in lizza in tre: Zanini (se recupera dall’infortunio), Barilaro e Mileto. Ancora fuori dai giochi, invece, Burzigotti, Barisic, Salvemini e lo sfortunato Bramati, ai quali si aggiunge anche Genny Russo. Di Napoli manderà in campo Berardi, Ionut, Zanini, Baccolo, Martinelli, De Vito, Fornito, Giorgione, Tavares, Gustavo, Scardina. I biancoscudati giocheranno col lutto al braccio per la scomparsa di Mino Licordari, grandissimo tifoso del Messina oltre che storico giornalista.
(Marco Ipsale)