MESSINA – Tre nuovi appuntamenti con il Cortile Teatro Festival. “Steli” (nella foto in evidenza), una performance presentata dal gruppo Stalker Teatro di Torino (oggi al Lido Horcynus Orca, ore 18,30); “Lei conosce Arpad Weisz?” della compagnia Menoventi di Ravenna (lunedì 18 luglio, Cortile Calapaj-D’Alcontres, ore 20,45) e la meditazione visio-poetica “Chorea Vacui”, proposta da Teatringestazione di Napoli (giovedì 21 luglio, Lido Horcynus Orca, ore 21 e 22). Queste le nuove tappe dell’XI edizione.
Una rassegna che quest’anno si presenta nel segno delle contaminazioni artistiche, con il sottotitolo “Forma e sostanza”. Il Cortile Teatro Festival nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura, direttore artistico, e da Giuseppe Giamboi. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara, di Nutrimenti Terrestri, della Multisala Iris, del Lido Horcynus Orca e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e di Caronte-Tourist. Il Festival aderisce ad Arcipelago, la rete di Festival siciliani.
“Steli“ è a cura della compagnia Stalker Teatro. Uno spettacolo dal vivo visionario, un ponte tra arte visiva e performing art, adatto a luoghi non convenzionali. Fa parte del ciclo “Reaction”, un più ampio progetto sperimentale che indaga il rapporto fra arti visive e teatro. La compagnia è attiva professionalmente da quarant’anni nel campo dell’educazione e della sperimentazione teatrale ed è riconosciuta dal dipartimento dello Spettacolo del ministero dei Beni e delle Attività culturali.
Sviluppa la propria ricerca nel rapporto fra teatro e arti visive, producendo spettacoli, performance ed eventi di teatro partecipato con un forte vocazione sociale e che spesso prevedono il coinvolgimento diretto degli spettatori. Progetto e regia di Gabriele Bonaccini, partitura originale di Riccardo Ruggeri e Simone Bosco, con interpretazioni di Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Sara Ghirlanda e Silvia Sabatino.
“Lei conosce Arpad Weisz?” è uno degli spettacoli più attesi del Cortile Teatro Festival: un reading tratto da “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani, con Consuelo Battiston e Beatrice Cevolani; riduzione e regia di Gianni Farina. Il testo di Marani avvolge lo spettatore e lo spiazza incessantemente.
In prallelo con leggi e divieti che spianarono la strada all’Olocausto, emergono l’amore per lo sport, per il calcio, e lo sconcerto per la feroce stupidità umana. Nella storia di Arpad Weisz convivono l’entusiasmo per un allenatore che ha rivoluzionato “Il giuoco del calcio” e il fastidio destato dal contegno degli italiani e degli europei di fronte allo strisciante antisemitismo. Al centro di questo assedio emotivo troviamo una famiglia in fuga, due bambini braccati, rigettati dalla scuola, privati di una lingua, separati dagli amici.
“Chorea vacui” (regia e cura della visione Gesualdi/Trono, con Giovanni Trono) viene definita una “meditazione visio-poetica, un dispositivo di provocazione del visibile, un percorso sonoro il cui meccanismo è mosso dalle indicazioni del testo in relazione allo spazio fisico e misurabile che accoglie gli spettatori”. Siamo nell’ambito della sperimentazione sonora, visiva e teatrale, in linea con lo spirito della rassegna.