C’è chi attacca e chi difende. La divergenza di opinione tra i vari esponenti politici in merito al “fuoriprogramma” di Accorinti in occasione della Festa della Forze Armate è sempre più netta e, sebbene dal 4 novembre siano già trascorsi tre giorni, continuano ad arrivare in redazione comunicati a favore o contro il sindaco.
Stanno decisamente dalla parte del primo cittadino gli adepti del “Movimento Cambiamo Messina dal Basso”, che “sostiene e rilancia i gesti e le parole di Pace espresse dal sindaco Renato Accorinti in occasione della cerimonia del 4 novembre in P.zza Unione Europea”.
“La Pace ed il Disarmo- scrivono – non sono più un'opzione. Non è possibile restare in silenzio davanti alle troppe guerre che sconvolgono i popoli del mediterraneo, strumentalmente dimenticate dai media locali e nazionali, e che vedono protagoniste le installazioni militari sparse sul territorio siciliano. Non è più possibile assistere in silenzio all'ipocrisia delle attuali politiche di accoglienza dei migranti, che servono piuttosto a giustificare ulteriori investimenti nel settore militare. Non è più possibile sostenere il grido degli ultimi, di chi non ha lavoro e di chi non ha casa, mentre lo Stato Italiano investe 20 miliardi in armamenti. Non è più possibile assistere all'agonia dell'università, al taglio dei fondi per la ricerca scientifica, ai tagli alla scuola pubblica mentre si foraggiano le aziende nazionali che producono mine e carri armati”.
“Chi regge le sorti del mondo –continuano – vuole oggi farci credere che non esiste alternativa ad una convivenza “armata”. Noi sosteniamo che non sarà mai vera Pace senza DISARMO, che l'unico sentiero di condivisione per le nazioni e per le comunità locali è quello della nonviolenza, che il progresso si genera a partire da una dialettica nonviolenta tra le forze politiche, nelle assemblee comunali e nelle relazioni quotidiane”.
Secondo gli accorintiani “la Pace può e deve nascere nella città di Messina, nel rispetto delle culture e dei popoli che la compongono, nell'accoglienza di chi vi giunge e di chi soffre, nella difesa del territorio e dell'ambiente, nella tutela vigile dei beni e degli spazi comuni”.
“Coerenti con l'articolo 11 della Costituzione Italiana, in sintonia con l'insegnamento di tutte le religioni e con la coscienza di gran parte dell'umanità” , il “Movimento Cambiamo Messina dal Basso” rispediscono al mittente “la vuota indignazione di molti politici locali e nazionali”.
Il gesto di Accorinti di srotolare la bandiera della pace trova pieno appoggio anche nella federazione di Messina di "Sinistra Ecologia e Libertà" , che condivide anche tutto il discorso tenuto dal Sindaco in occasione della festa delle forze armate.
Quanto affermato dal Sindaco non può essere che condivisibile. “La nostra Costituzione – scrivono in un comunicato – nasce dopo la più grande guerra che sia stata combattuta nella storia e proprio per questo ha una forte impronta pacifista. L'Italia ripudia la guerra in maniera categorica ed inequivocabile. Il messaggio di Accorinti quindi non contiene nessuna offesa nei confronti dei caduti in guerra, che "ci hanno dato un mondo migliore",come lo stesso Sindaco ha affermato”.
Per Sel, “il messaggio che Accorinti ha voluto far passare è quello che in una situazione di estremo disagio delle fasce più deboli della nostra popolazione, con la disoccupazione più alta degli ultimi decenni, si continuano a spendere decine di miliardi in armamenti sottraendo sempre più risorse alle politiche sociali e di sostegno alle fasce deboli”.