Reset! infuoca la campagna elettorale e spara a zero contro tutti

Quella che fino ad oggi era stata una campagna elettorale dai toni fin troppo pacati oggi viene smossa da Reset! che alza il tiro e infiamma questi ultimi giorni prima del voto. Il movimento di Alessandro Tinaglia esige un’operazione verità che fino ad oggi non è stata fatta sull’identità di chi si sta presentando come futura amministrazione della città. Il riferimento è a chi si continua a proporre come realtà civica quando all’interno raccoglie esperienze politiche ben definite. Reset! attacca Renato Accorinti e il suo movimento Cambiamo Messina dal basso che “con la presenza in città del presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e in lista della segretaria provinciale Raffaella Spadaro, la benedizione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, il segretario di Italia dei Valori Salvatore Mammola tra i candidati, ha chiaramente assunto una deriva di estrema sinistra, fondendosi esattamente con quel sistema partitico che invece noi abbiamo continuato a rifiutare pur pagandone le conseguenze”. Parla a ruota libera Alessandro Tinaglia, spiega che basta dare un’occhiata alle adesioni al movimento di Accorinti per capire che non si tratta di una lista civica. “Non ci stiamo accorgendo oggi di tutto questo, ma è stata questa la vera motivazione che ci ha fatto maturare la convinzione che le nostre esperienze non potevano fondersi in alcun modo per questa deriva partitica e di sinistra per niente celata”.

Gli attacchi partiti oggi sono però trasversali e dunque steccate anche per il centrodestra, dai giovani di Vento dello Stretto che in origine si erano presentati come realtà esterna al partito e oggi tra le fila delle liste di Enzo Garofalo, a Viva Messina, fino a Sergio Indelicato che si era proposto da candidato sindaco come “nuovo” e che ha strategicamente ha fatto un passo indietro al momento giusto per confluire nella coalizione che fa capo al deputato del Pdl.

Tinaglia non risparmia Felice Calabrò che nelle sue liste ha ex esponenti della giunta Buzzanca, basta citare Elvira Amata e Pippo Corvaja.

Per Reset! invece Gianfranco Scoglio di Nuova Alleanza non merita neanche un commento perchè è tra i principali artefici dello sfascio in cui oggi si trova la città.

Per il candidato sindaco di Reset! gli unici coerenti si sono mostrati gli esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno rispettato fino in fondo i loro principi ma che non hanno capacità di governare questa città perché in questi ultimi mesi sono stati troppo presi dalle campagne elettorali per le regionali e poi per le politiche.

E poi il motivo di questi attacchi. “Non ce l’abbiamo con nessuno ma siamo gli unici ad aver lavorato per due anni solo per Messina, non vogliamo essere scelti perché nuovi ma perché diversi e competenti. Abbiamo studiato problemi e soluzioni, ci siamo dati uno Statuto che abbiamo rispettato fino alla fine e difendiamo un’identità che evidentemente altri non possono sfoggiare”. Reset! irrompe così a tre giorni dal voto. E un appello ai cittadini “chi vuole cambiare pagina voti noi”.

(Francesca Stornante)