La figuraccia era stata di quelle memorabili. Lo scorso 21 maggio, il Consiglio comunale aveva bocciato la convalida della deliberazione della Giunta municipale numero 589 del 29 giugno 2012, che prevedeva “l'inserimento di nuove Zone a Traffico Limitato ubicate in prossimità degli imbarchi cittadini in funzione disincentivante”. In una parola: l’ecopass.
Numeri da paura, in quella seduta. A partire dall’assenza di 26 consiglieri su 45. Non solo. Dei 19 presenti, ben 14 si erano astenuti, tre avevano votato a favore della bocciatura e solo due contro.
Dopo le infinite polemiche sulla vicenda, al Consiglio non restava che “mettere una toppa” all’enorme sbaglio, riportando in Aula il provvedimento, per rivotarlo. E’ ciò che è avvenuto ieri sera, con la convocazione con procedura d’urgenza per una nuova seduta, al termine della quale è stata votata e approvata la nuova delibera, stavolta col voto unanime dei 24 presenti.
A seguito del voto consiliare, il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, con i poteri della Giunta, ha revocato la delibera commissariale numero 547 dello scorso 23 maggio, con la quale veniva sospesa la tassa di attraversamento.
Si è così posto rimedio ad una storia che aveva assunto i contorni della farsa. Ma la questione legata all’ecopass ed all’attraversamento dei mezzi pesanti in città continuerà a far discutere per lungo tempo ancora.
"La gestione e la destinazione delle somme – si legge in un comunicato diramato dall'Ufficio stampa del Comune – sarà attribuita al Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità per lo svolgimento delle attività relative alla pianificazione e al miglioramento della mobilità urbana, al monitoraggio dell'inquinamento acustico e alla realizzazione di interventi finalizzati alla sicurezza stradale ed alla mobilità sostenibile, nonché alla riduzione, alla mitigazione del traffico, ed alla salvaguardia ambientale".
Incidenti, pericoli per i pedoni, strade colabrodo sono solo alcuni dei risultati del passaggio dei tir. Bocciata l’ipotesi molo Norimberga, verrà proposto un nuovo bando, limitato nel tempo, per la concessione della rada San Francesco, nell’attesa dell’ampliamento del porto di Tremestieri, per il quale sono previsti 730 giorni (due anni) di lavori. Lavori che, però, non sono ancora neppure iniziati, poiché si attende l’esito del ricorso che l’impresa seconda classificata, la Coedmar, ha proposto nei confronti dell’aggiudicazione alla Sigenco.
Ed ancor prima, problema più immediato, bisogna terminare le opere di consolidamento della diga del porto esistente. Opere che hanno richiesto molto più tempo del previsto e che potrebbero essere concluse solo a fine 2013. Fino a quel momento, dunque, sarà necessario convivere ancora con un’ampia presenza di mezzi pesanti nelle strade del centro. Con la riapertura di entrambe le invasature di Tremestieri, invece, sarebbe possibile smaltire una percentuale di traffico vicina all’80 %. E la città potrebbe tornare a respirare.
(Marco Ipsale)