REGGIO CALABRIA – «Adiconsum Calabria – scrive in una nota il presidente Michele Gigliotti – esprime apprezzamento per il ritiro della proposta di modifica della legge regionale “antindrangheta” e chiede con ancora maggiore convinzione ai Consiglieri proponenti Giuseppe Graziano (Udc), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia), Giacomo Pietro Crinò (Forza Azzurri), Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) e all’intero Consiglio regionale, di rendere maggiormente operativa l’attuazione della legge e, laddove possibile, di migliorarla attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori previsti dalla legge stessa.
La legge regionale 6 aprile 2018 n. 9 (testo coordinato con le modifiche e le integrazioni di cui alle ll.rr. 28 dicembre 2018, n. 5, 25 giugno 2019, n. 24 e 30 aprile 2020, n.1) prevede che la Calabria debba al più presto dotarsi di uno strumento che dia risposte immediate agli urgenti bisogni delle famiglie e ai soggetti più deboli. Nel testo della legge in questione non sono stati purtroppo inseriti tutti gli strumenti inizialmente previsti dal legislatore. L’art. 3, per esempio, è stato disatteso nella parte in cui si prevede l’istituzione dell’Osservatorio indipendente sull’attuazione partecipata definendone ambiti e azioni. Al netto di queste discussioni è comunque evidente che questa norma è senza dubbio un riferimento legislativo importante non solo per i calabresi ma anche per gli abitanti delle altre regioni italiane.
«Adiconsum Calabria – conclude Gigliotti – è disponibile a proseguire nel solco di questo percorso intrapreso e sempre più convinta che, solo attraverso la cooperazione di tutte le forze sane della regione si può fare fronte comune per lottare contro questi pericolosi fenomeni. Garantire il supporto e l’adeguato sostegno psicologico ai ludopatici, alle vittime dell’usura, aumentare la capacità di ascolto di chi vive questi drammi, sostenere con azioni concrete la scelta di opporsi e combattere vincendo il muro dell’isolamento e del silenzio sono obiettivi imprescindibili che bisogna perseguire concretamente e con decisione se si vuole davvero con i fatti aiutare queste persone nel nome della legalità».