In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Cgil di Messina insieme all'associaizone Evaluna onlus referente del 1255 per la provincia di Messina (numero verde nazionale contro la violenza) , inaugureranno lo Sportello antiviolenza Messina, punto di ascolto e riferimento per chi avesse bisogno di aiuto o supporto. L'inaugurazione avverrà nell'ambito dell'incontro/confronto VIVE LE DONNE- slogan della mobilitazione nazionale della Cgil- che si terrà lunedì mattina nel Saloncino della Camera del Lavoro a partire dalle ore 9.30 con la partecipazione di esperti.
Le diverse banche dati che da qualche anno a questa parte seguono l’andamento dei femminicidi, punta estrema del fenomeno, ci dicono che le donne uccise da congiunti dall’inizio del 2013 ad oggi sono più di 80.
Nel 2006 l’Istat approntò per la prima volta una ricerca sul fenomeno della violenza sulle donne dalla quale emersero dati preoccupanti sia in termini numerici che per la conseguente analisi: circa 10milioni le donne che dichiararono di avere subito violenza fisica, psicologica o sessuale, nella stragrande maggioranza dei casi da parte di un uomo di famiglia, un congiunto o comunque prossimo sotto il profilo sentimentale. Il 30% dichiarò di non averne mai parlato prima e solo il 18% dichiarò di considerare l’accaduto un reato.
“Con cadenza quasi quotidiana- spiega Esmeralda Rizzi, responsabile politiche di genere della Cgil di Messina-, la stampa riporta notizie di soprusi, persecuzioni, violenze anche estreme nei confronti di mogli, ex fidanzate, figlie, compagne. Eppure queste notizie non corrispondono che a un numero minimo dei casi effettivi perché spesso le vittime non hanno la forza di reagire o non sanno come farlo e per tempo e a volte l’idea di rivolgersi direttamente all’autorità giudiziaria blocca. Per questo insieme all’associazione Evaluna onlus che in provincia di Messina è referente del 1522, numero verde della Rete nazionale antiViolenza, abbiamo deciso di aprire un punto di riferimento e ascolto”.
Il 1522, numero verde della Rete nazionale antiviolenza, operativo 24 ore su 24, gratuito, che offre un’accoglienza non solo in italiano ma anche in inglese, francese, spagnolo, russo e arabo è nato su input del Dipartimento per le Pari opportunità nel 2006 ed ha man mano ampliato funzioni e attività. Il servizio mediante l'approccio telefonico sostiene l'emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l'assoluta garanzia dell'anonimato e devia le chiamate ai centri antiviolenza territoriali della Rete. Negli anni le chiamate al servizio sono andate aumentando. Dall’inizio del 2013 ad ottobre, le chiamate al 1522 sono state oltre 53mila di cui 6450 nel solo mesi di ottobre. Di queste circa il 40% ha poi avuto contatti con i Centri antiviolenza territoriali. Nel 48% dei casi l’autore delle violenze o delle molestie segnalate – nel mese di ottobre 2013 al 1522- era il marito, nel 10 % il convivente, e nell’11,8% un ex . “Dalla lettura dei dati relativi all’attività del 1522- osserva Rizzi- ciò che colpisce sono i presunti autori individuati, quasi sempre mariti o ex, e la condizione socio-economica delle vittime: in misura quasi uguale donne inoccupate o occupate, a sfatare la convinzione che certi comportamenti riguardano solo ambienti di difficoltà e degrado e che il fenomeno ha purtroppo una matrice culturale profonda, che è difficile intaccare”.
L’inaugurazione dello Sportello avverrà nell’ambito di un incontro/confronto che si terrà nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta dalla Cgil sotto lo slogan “VIVE LE DONNE”, nel corso del quale è previsto il saluto del Segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano; una relazione introduttiva e interventi da parte di esperte: Angela Busacca– docente di diritto che spiegherà la nuova legge contro la violenza di genere; Giovanna Crivelli – Udi Catania che parlerà dell’attività svolta nel contrasto alla violenza sulle donne e nella diffusione della cultura del rispetto tra i generi nelle scuole di Catania; Rita Fulco – filosofa, esperta di rapporti tra generi; Sara Lombardo– avvocata, esperta di casi di violenza sulle donne; Cettina Restuccia – presidente dell’associazione Evaluna onlus.