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Dimensionamento, Donato (Flc Cgil): “La Sicilia dovrà tagliare 75 scuole, non più 93”

MESSINA – Nuova conferenza regionale di riorganizzazione della rete scolastica per l’anno 2024-25. “Non è bastata la conferenza del 5 dicembre mai sancita da un decreto a firma dell’assessore regionale all’Istruzione – commenta la segretaria provinciale Flc Cgil Patrizia Donato – che ha lasciato gli istituti chiamati in causa dal dimensionamento in balia di voci che si rincorrevano nelle stanze del potere, senza certezze sulla loro sorte”.

La sindacalista aggiunge che “grazie anche ad una battaglia portata avanti in solitaria dalla Flc Cgil, che ha fatto da cassa di risonanza, richiamando l’attenzione sin da subito e per mesi, denunciando i pericoli che il dimensionamento si porta appresso, vale a dire arretramento del diritto allo studio e perdita di posti di lavoro, il governo non ha potuto continuare a sbandierare il dimensionamento come indolore per studenti e famiglie”. Donato va presto ai numeri.

“Nel mille proroghe – chiosa – si consente di derogare fino al 2,5% rispetto al numero delle scuole da tagliare, e l’assessore regionale Turano, è costretto a fere marcia indietro rispetto alle decisioni prese e mai rese note in modo ufficiale il 5 dicembre scorso. Da 93 scuole adesso la Sicilia ne dovrà tagliare 75, 18 in meno ma solo per l’anno prossimo, 15 istituti superiori e 3 comprensivi, questi ultimi interesseranno le tre aree metropolitane: Palermo, Catania e Messina. Si rimanda di un anno il proposito di riduzione dei plessi scolastici. L’anno prossimo. Infatti – spiega la sindacalista – saranno 23 le scuole che cadranno sotto la scure dell’accorpamento (le 18 in programma quest’anno più le cinque previste per il prossimo). In tutto questo non solo i rappresentanti provinciali delle sigle sindacali non hanno potuto prendere parte alla conferenza, ma si segnala che nessuna discussione ha avuto luogo durante la riunione e che l’incontro si è limitato a fornire informazioni su decisioni prese altrove”.

Patrizia Donato dice espressamente che “alla fine della riunione, non siamo in grado di dire ancora agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico, quali nel dettaglio siano le scuole che subiranno l’accorpamento, perché, incredibilmente questa informazione non è stata fornita nel corso dell’incontro che si è concluso con l’impegno di un successivo aggiornamento. Forse sarà necessario ancora qualche aggiustamento nelle segrete stanze. Rimaniamo risoluti nella condanna di qualsiasi tipo di dimensionamento, afferma la segretaria, anche perdere una sola scuola significa impoverire l’istruzione, indebolire il territorio, incoraggiare chi lascia il sud per mancanza di opportunità per il proprio futuro. Un disegno questo del dimensionamento che va in senso contrario alla crescita e al rilancio delle nostre città”.