MESSINA – Nella giornata degli scontri tra Atm e sindacati, con Calabrò e Gioveni critici nei confronti dell’Azienda trasporti, ha tenuto banco ieri a Palazzo Zanca pure il caso Di Ciuccio. La consigliera ormai ex di Sud chiama Nord, attaccata da Cateno De Luca. E si è parlato, alla fine del Consiglio comunale, della messa a disposizione, con la presentazione delle dimissioni, da parte degli assessori della Giunta Basile, dopo l’invito del capo politico: “O vi impegnate al massimo per le Europee, per la lista Libertà, o ve ne andate”.
Al riguardo, ha affermato Felice Calabrò, capogruppo del Pd: “Esprimo la mia solidarietà alla collega Rosario Di Ciuccio, come Partito democratico. Il suo è stato un intervento accorato. E vorrei precisare: le dimissioni degli assessori non possono essere legate alla campagna elettorale delle Europee. Le dimissioni che il sindaco, a quanto ho capito, ha raccolto tutte e ce le ha lui nel cassetto, comprese le sue, devono essere legate a fatti gestionali”. In sostanza, rileva il consigliere, le dimissioni possono avvenire in relazione ai compiti amministrativi e alla gestione delle attività. E non per cause intrecciate con le Europee.
“Non è una novità che tutti i soggetti della macchina amministrativa siano sottoposti a verifiche quotidiane. Questo è uno sprone, è quanto fatto dal 2018. Ogni tanto è anche giusta una chiamata alle armi”. Così ha commentato giorni fa il sindaco Federico Basile la presa di posizione di De Luca.