Il via libera alla tassa di soggiorno in Consiglio Comunale era arrivato alla fine del mese di settembre, ora arriva la pubblicazione sul portale del federalismo fiscale. L’ha trasmessa il dipartimento tributi, dopo che il provvedimento per la sua introduzione era stato adottato dalla Giunta municipale a giugno scorso per il reperimento di nuove risorse finanziarie, nell’ambito delle misure di riordino del sistema impositivo locale.
Presupposto dell’imposta è il pernottamento in strutture ricettive fino a 5 giorni. Per gli alberghi, motel e dipendenze alberghiere, l’imposta va da un minimo di un euro, per le strutture classificate con una stella, fino a un massimo di 4 euro, per le 5 stelle “L”. Previste anche imposte per i campeggi, affittacamere, villaggi turistici, rifugi alpini e montani, ostelli della gioventù, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast ed agriturismo, con imposta compresa tra 50 centesimi ed un massimo di tre euro.
Il relativo gettito è destinato esclusivamente a finanziare gli interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, gli interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché i servizi pubblici locali, per interventi a favore della promozione turistica.
L’introduzione della Imposta di Soggiorno rientra nelle misure individuate dal Comune per l’attuazione del cosiddetto federalismo municipale, in base al quale il nuovo ruolo dell’Ente Locale dovrà essere orientato al contenimento ed alla razionalizzazione della spesa, nonché al reperimento di nuove entrate. Naturalmente, i doveri di solidarietà sociale hanno imposto di esentare dal pagamento dell’imposta le categorie deboli o svantaggiate, attuando così una selezione ragionata dei soggetti passivi.