E alla fine l’Idv ha scelto Claudio Fava. L’ufficializzazione dell’appoggio alla candidatura di Fava alla Presidenza della Regione è arrivata oggi pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa a Palermo, dei vertici dell’Idv Antonio Di Pietro e Leoluca Orlando.
“Vogliamo costruire un nuovo centrosinistra dopo che il Pd ha venduto l’anima al diavolo”, ha sintetizzato Di Pietro con chiaro riferimento all’Udc, annunciando di voler spingere verso la discontinuità con il passato e quindi aprendo le porte ufficialmente al sostegno della candidatura Fava, che incassa il sì dell’Idv dopo quello di Sel, Federazione di sinistra e Verdi.
All’inizio, quando l’esponente di Sinistra ecologia e libertà ha deciso di scendere in campo, dopo un appello firmato da intellettuali e artisti siciliani, sia Sel che i dipietristi erano rimasti freddini. L’Idv a lungo ha tentennato, guardato altrove, tentato altre strade. Del resto erano noti i dissapori tra Orlando e Fava dopo che quest’ultimo alle amministrative di maggio a Palermo aveva dato il suo sostegno a Fabrizio Ferrandelli, ex Idv. Oggi il partito ha sciolto le riserve,non senza polemiche e frecciate al veleno nei confronti del Pd. I due leader hanno comunque smentito sia l’ipotesi del procuratore di Palermo Antonio Ingroia che il ticket con Fabio Giambrone, segretario regionale dell’Idv.
“Avevamo diversi nomi sul tappeto – ha detto Di Pietro – ma abbiamo scelto di appoggiare Fava perché il punto non è il candidato, ma la costruzione di un'alleanza alternativa al sistema che per quindici anni ha garantito a Cuffaro e Lombardo di governare in Sicilia. Del resto il Pd ha fatto una scelta innaturale coalizzandosi con L’udc. E Crocetta, sostenuto da alleati di Lombardo è un Cuffaro senza cannoli". All’ex europarlamentare i dipietristi chiederanno di dare molto spazio nelle liste alla presenza femminile, quanto ai tentativi di alleanza con i grillini Di Pietro aggiunge “Vogliono correre da soli e noi non tiriamo la giacca a nessuno”. Nei giorni scorsi c’erano stati alcuni abboccamenti subito rispediti al mittente dal M5S che con Cancelleri correrà da solo alle regionali, (del resto è sempre stata questa la posizione del Movimento su tutto il territorio nazionale).
“Abbiamo provato in ogni modo a convincere il Pd che prima ha deciso di sostenere Lombardo e adesso di allearsi con l'Udc – ha aggiunto Leoluca Orlando – Adesso possiamo dare seguito all’ esperienza di Palermo, dove abbiamo dato un segnale di discontinuità a dieci anni di mal governo. Dopo due presidenti costretti a dimettersi a causa di processi collegati alla mafia, è necessario un segnale di discontinuità. Ieri il Pd ha ufficializzato l'appoggio a Rosario Crocetta, saranno gli elettori a giudicarli”. Con Fava sin da subito sarà avviato un tavolo di confronto soprattutto sul programma. Del resto l’ex europarlamentare nei giorni scorsi aveva più volte lanciato l’appello al centro-sinistra. L’esponente di Sel si è detto “onorato ed orgoglioso dell’appoggio di Orlando e Di Pietro. Adesso lavoreremo insieme per il bene della Sicilia e dei Siciliani. Si fa ancora più concreta la possibilità di cambiare pagina in una terra umiliata da politiche affaristiche che hanno portato la Regione ad un passo dal fallimento finanziario a morale”.
A sinistra quindi il quadro da oggi è più definito con Crocetta (sostenuto da Pd-Udc- Api) e Fava ( Sel, Idv, Fds, Verdi).
A Messina la svolta dei dipietristi porta anche un’altra novità, come conferma lo stesso Di Pietro durante la conferenza stampa: il passaggio delle truppe di Lo Monte, burrascosamente divorziato da Lombardo, nell’Idv “Lo Monte, aderirà a questo progetto, ma non si candiderà alle regionali” ha spiegato. Con ogni probabilità l’ingresso di Lo Monte sarà graduale ma evidente in termini numerici e dopo che alle regionali si sarà “pesato” la cambiale andrà all’incasso il prossimo anno.
Rosaria Brancato