I nomi dei candidati nei 21 Dipartimenti. Lettera di Tomasello

Il nuovo sistema universitario è come un mosaico, da costruire tessera per tessera. E così dal giorno della pubblicazione del nuovo Statuto d’Ateneo sulla Gazzetta ufficiale si sta procedendo a completare la nuova architettura istituzionale. Il primo passaggio di questa nuova fase si è consumato con l’elezione dei rappresentanti degli studenti, ma due nuove tornate elettorali attendo il mondo accademico messinese. La prima riguarderà i rappresentanti del personale tecnico- amministrativo in seno ai Dipartimenti per il triennio 2012-2015 ed avrà luogo venerdì 27 luglio, con seggi aperti dalle 9 alle 13.30. Quattro giorni dopo, esattamente martedì 31 luglio, sarà la volta delle elezioni dei Direttori dei Dipartimenti, che secondo quanto previsto dalla legge 240/2001 saranno una figura di raccordo fondamentale per l’intera organizzazione degli Atenei. La corsa alla poltrona, che secondo il rettore Francesco Tomasello comporterà più oneri che onori, con un grosso carico di responsabilità per chi andrà a ricoprire il delicato ruolo, è già iniziata. Da alcuni giorni, sono stati pubblicati sul sito dell’Università di Messina(www.unime.it) gli elenchi dei candidati per le elezioni dei Direttori dei 21 Dipartimenti universitari. In ben 13 Dipartimenti si registra una mono-candidatura, che finisce per svilire il significato intrinseco di quella che dovrebbe essere un’elezione democratica. Nei restanti 8 Dipartimenti si prefigurano ,invece, duelli a suon di preferenze . SU DOWNLOAD I NOMI DEI CANDIDATI, DIPARTIMENTO PER DIPARTIMENTO

LA LETTERA DI TOMASELLO ALLA COMUNITA’ UNIVERSITARIA

Sempre nei giorni scorsi, a proposito del nuovo corso dell’Università, il rettore Tomasello ha pubblicato sul sito dell’Università una lettera indirizzata a tutta la comunità universitaria.

Di seguito il testo integrale:

«Non è certamente mancata alla comunità universitaria la percezione dello straordinario impegno che il Governo dell’Ateneo e gli Organi collegiali hanno profuso, in queste settimane, per consentire la celere applicazione delle nuove norme statutarie e la realizzazione di un Sistema Università di Messina capace di affrontare, in un clima ordinato di certezze, i nuovi scenari istituzionali. Non vi può essere dubbio che, laddove regna o regnerà confusione e mancherà una guida sicura in questa difficile stagione di cambiamento, la introduzione della già controversa Legge 240 produrrà effetti negativi per anni. Questa realtà inconfutabile è stata pienamente compresa da tutti. La consapevolezza, la partecipazione attiva ed il senso di responsabilità dei docenti, degli studenti e del personale tecnico-amministrativo si stanno rivelando determinanti per la regolarità del percorso che dovrà portare ad un nuovo assetto. La speranza di una mobilitazione operosa della comunità accademica, professata per mesi nell’interesse esclusivo dell’Ateneo, è oggi confermata da comportamenti chiari e coerenti.

Come era prevedibile, questa fase di transizione è e sarà complessa ed onerosa. Essa richiederà grande dedizione ed elevata attenzione da parte di tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali, al fine di raggiungere un approdo sicuro dal quale poi ripartire in condizioni di piena funzionalità e di competitività. Qualche giorno fa si sono chiuse le candidature che porteranno, entro l’inizio di agosto, alla costituzione degli Organi dei nuovi Dipartimenti. La prima pietra, fondamentale per erigere il nuovo edificio, sarà realizzata appena due mesi dopo l’entrata in vigore dello Statuto. Va, tuttavia, sottolineato che la giustificata soddisfazione per questo risultato non ci deve far dimenticare che molto lavoro ancora ci attende, a partire dalla approvazione dei Regolamenti (Didattico e Generale) soggetti all’esame del MIUR. Altri essenziali Regolamenti dovranno essere formulati per disciplinare molti aspetti che caratterizzeranno il funzionamento dell’Università e dei suoi Organi. E, soprattutto, si dovranno avviare le altre tornate elettorali e le procedure che porteranno alla costituzione del nuovo Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione.

In questa difficile congiuntura, il Rettore, consapevole della responsabilità che gli compete, affronterà le nuove fasi di attuazione statutaria, con spirito di servizio ed immutato impegno, fino alla scadenza del mandato, che non potrà essere né più lunga e né più breve di quella determinata per i numerosi Rettori di Università italiane che si trovano nelle stesse condizioni di quello di Messina».