Il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Nunzio Antonio Ferla, ha visitato stamani la Sezione Operativa di Messina per fare il punto sul prossimo G7 che si terrà a Taormina nonché per tracciare un bilancio delle ultime operazioni condotte dalla Dia peloritana. A presenziare vi erano anche il Capo Sezione, Michele Viola, e il Capo Centro di Catania, Renato Panvino.
Ferla ha incontrato il Prefetto, Francesca Ferrandino, il Procuratore Capo della Repubblica, Vincenzo Barbaro, e il Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita, con i quali è stato tracciato il bilancio dell’ultimo anno. In particolare, ad esser stati messi in evidenza sono stati i risultati conseguiti dalla DIA sia nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria (come l’operazione “TEKNO – Incentivi Progettuali” che ha portato all’esecuzioni di 12 misure cautelari ed al sequestro di oltre 1 milione di euro nei confronti di dirigenti e dipendenti del Consorzio delle Autostrade Siciliane), sia nell’ambito dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. Nel solo 2016, stando ai dati, sono stati sequestrati beni per un valore di 21 milioni di euro e confiscati beni per un valore di 16 milioni di euro, mentre nel 2017 sono stati confiscati beni per quasi 5 milioni di euro.
Hanno discusso tanto, stamani, i vertici di Procura, Prefettura e DIA anche per ciò che concerne il delicato settore dei monitoraggi e degli accessi ai cantieri in “odore” di mafia. Un fenomeno, quello delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, costantemente monitorato anche in vista del vertice internazionale G7 che si terrà a Taormina a fine maggio. A tal proposito, è stato messo in risalto il lavoro del Gruppo Interforze e dell’attività svolta nel 2016, evidenziando come nel solo primo trimestre del 2017 siano stati effettuati 2 accessi a cantieri nel comprensorio ionico e svolti accertamenti (monitoraggi di appalti, certificazioni antimafia ed iscrizioni alle white list) nei confronti di 175 società, consentendo l’adozione di 16 provvedimenti prefettizi “interdittivi”. (Ve. Cro.)