sanità

“Dirigenti e non funzionari, a Roma la soluzione per i 150 medici del Policlinico”

MESSINA – “Chiediamo con forza alla Regione siciliana e al rettore di risolvere il problema dei medici e sanitari del Policlinico di Messina. In 150 hanno lavorato con le funzioni di dirigenti e oggi vengono considerati come funzionari. Ma stiamo lavorando anche a livello nazionale, a Roma, con i nostri avvocati, affinché il ministero risolva l’emergenza. Grazie pure all’interessamento dell’assessora regionale Volo, questa soluzione è possibile e mi auguro in tempi brevi”. Il segretario regionale dell’organismo sindacale Anaao Assomed Sicilia, Toni Palermo (nella foto), è fiducioso che si chiuda in modo positivo la vicenda dei medici e sanitari dell’Università di categoria Ep (Elevata professionalità), che svolgono attività assistenziale da più di vent’anni. Sottolinea Palermo: “Sono professionisti apprezzati, e dalla solida formazione universitaria, che avevano raggiunto ruoli apicali e si sono trovati in questa situazione paradossale. Con la carenza di medici che c’è, non si possono togliere all’improvviso 150 figure che hanno affrontato al meglio l’emergenza Covid”.

Ricorda il segretario regionale in rappresentanza dei medici ospedalieri: “I colleghi erano stati assunti, dopo un concorso, con un contratto economico collegato al profilo della dirigenza medica sanitaria e, nello stesso tempo, vennero catalogati come funzionari di elevata professionalità. Ma, in realtà, per più di vent’anni, hanno fatto attività di dirigenti sanitari a tutti gli effetti. Stessi turni, orari e responsabilità del dirigente medico. In relazione alla decisione del commissario straordinario del Policlinico (Giampiero Bonaccorsi, che ha revocato l’incarico, n.d.r.), lo ribadisco: questi colleghi devono continuare a svolgere quello che hanno fatto per vent’anni, con le stesse tutele assicurative, legali e amministrative dei dirigenti medici. Come ha affermato l’Avvocatura dello Stato, nell’ottobre 2022, il pubblico dipendente incaricato di mansioni dirigenziali deve essere destinatario di tutte le specificità della posizione lavorativa che svolge. E la sesta commissione della Regione siciliana si è pure espressa affinché questa situazione anomala venga sanata. Il tutto a beneficio della collettività e della sanità pubblica, che non si può privare di questi professionisti”.