La proposta di delibera sul registro delle Unioni Civili approderà in Consiglio Comunale con il parere negativo della IX Commissione, in cui quattro consiglieri hanno votato contro, due si sono astenuti e solo due a favore di quello che rappresenta il perno della battaglia dei diritti civili a livello nazionale, oltre che territoriale. La commissione si è riunita venerdì pomeriggio e tiene banco da allora, oltre il parere negativo in sé, l’assenza del Sindaco Renato Accorinti. Il Presidente della IX Commissione, Mariella Perrone, consigliere comunale in quota Udc, ha pubblicamente richiamato il primo cittadino, dichiarando che per la seconda volta di seguito, non si è presentato a discutere una proposta da lui stesso firmata e che, se la prima assenza era stata giustificata dalle cerimonie di commemorazione per l’anniversario di Capaci – svolte il 23 maggio a Palermo – questa volta non sarebbe pervenuta nessuna spiegazione. Secondo la Perrone il Sindaco sarebbe, dunque, assente non giustificato, reo di “mancanza di rispetto istituzionale”. Accorinti non si è premurato, inoltre, di nominare in sua vece un’altra figura accreditata come, ad esempio, l’assessore alle pari opportunità Patrizia Panarello o quello ai Servizi Sociali Antonino Mantineo. In questo caso, la procedura ammette anche la nomina di un esperto.
Interviene sulla vicenda il Circolo Arcigay Makwan Messina, che da anni sta svolgendo una campagna di sensibilizzazione sul territorio e di proposta politica a favore del registro delle Unioni Civili, ottenendone l’approvazione in una decina di Comuni della Provincia di Messina e la discussione in Aula in molti altri.
“Siamo dispiaciuti e rammaricati per quanto si è verificato – scrivono in una nota congiunta, il presidente Rosario Duca e i responsabili per i rapporti con le istituzioni Giada Galletta ed Elvin Buda – Abbiamo chiesto un incontro al Sindaco che ci ha dato immediata disponibilità. Certo, rimane l'amaro in bocca dopo questa battuta d'arresto nonostante l'impegno della Presidenza della IX Commissione. Ad ogni modo, accogliamo molto positivamente i segnali di apertura e disponibilità ricevute da più parti del Consiglio Comunale. Dalle interlocuzioni precedenti abbiamo avuto dimostrazione di non chiusura preconcetta verso l'istituzione di questo registro. La tematica dei diritti civili, così trasversali da non avere colore politico, è un argomento molto fertile e ben recepito nel Bel Paese, già sviluppato non solo nelle altre due città metropolitane (come in altri capoluoghi della Regione), ma che procede speditamente anche nella nostra provincia. Ci auguriamo che nell'interesse della cittadinanza messinese quest'incidente di percorso serva invece da stimolo per la ricerca di intesa e collaborazione tra Amministrazione e Civico Consesso”.
Nel frattempo, si scatenano i commenti via social network. Di strumentalizzazione per procurarsi un alibi per azzoppare l’iter del registro delle Unioni Civili, parlano diversi membri del Movimento Cambiamo Messina dal Basso che aggiungono: “chi ha votato contro deve comunque assumersi le proprie responsabilità”.
Di “leggenda metropolitana” parla l’esperto alla comunicazione Giampiero Neri, che aggiunge: “Fermo restando che stiamo ancora valutando come sono andati i fatti (quando è arrivato l'invito per presentarsi in commissione, etc…) precisiamo che il sindaco stava nella stanza accanto con tutti i sindaci dell'Area metropolitana dello Stretto; ma la cosa più grave è che una commissione bocci il registro delle Unioni civili perché contraria (sembra volessero anche presentare degli emendamenti) .Politicamente la Commissione ha fatto una scelta. Adesso la delibera della Giunta, che è a favore del Registro delle Unione Civili, approderà in Consiglio Comunale e ogni Consigliere se ne assumerà le responsabilità di fronte alla città”.