Le bandiere, tanti striscioni, tanti cartelloni, tante rivendicazioni diverse. Dal lavoro, ai diritti dei più deboli, fino alla difesa del mare. Oggi per l’arrivo del presidente Rosario Crocetta all’Università di Messina per la conferenza stampa sulla Zona Falcata tante proteste messinesi si sono date appuntamento di fronte al Rettorato per farsi vedere e sentire dal governatore siciliano. Perché da Palermo dipende il futuro di alcuni di loro, la garanzia di servizi che si rivolgono alle fasce più deboli della popolazione, la progettazione strategica di aree importantissime per la città. E così ad attendere Crocetta c’erano circa un centinaio di persone tra studenti, lavoratori e famiglie del trasporto disabili della ex Provincia regionale, c’erano i lavoratori della Camera di Commercio, c’era il gruppo che sabato scorso ha promosso l’iniziativa “Mare negato”.
Crocetta però non si è presentato alla conferenza stampa, ha scelto di andare direttamente nella Zona Falcata, non ha incontrato chi era sceso in piazza per fargli toccare con mano quante difficoltà sono costretti i vivere per esempio i ragazzi disabili che vorrebbero andare a scuola in modo normale, come tutti i loro compagni di classe, e invece spesso sono costretti a rimanere a casa perché dalla riforma fallita delle Province Palazzo dei Leoni non è più riuscito a garantire un servizio per questi ragazzi. “Non si può negare così il diritto allo studio dei nostri figli”, ha detto a gran voce un genitore, ancora una volta costretto a protestare per reclamare un sacrosanto diritto per il proprio figlio speciale e per tutti quei figli “speciali” di Messina che pagano colpe non loro. Ovviamente accanto a loro anche i lavoratori del servizio, senza stipendi, in perenne stato di precarietà.
«Siamo obbligati a manifestare e protestare», precisa il segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica Saro Contestabile. «Il Governatore Crocetta non ha saputo dare un assetto e una continuità ai servizi delle ex province regionali, in particolar al trasporto disabili. Si tratta, infatti, di un servizio essenziale e obbligatorio rivolto a fasce deboli, per il quale sono state negate con superficialità le risorse necessarie mettendo a serio rischio e addirittura paralizzando un servizio così importante e strategico, inibendo agli studenti disabili di poter frequentare le lezioni nelle Scuole superiori». «Sulla Camera di Commercio – dichiara il responsabile del Coordinamento Cisl Fp Biagio Morabito – bisogna dare piena attuazione alla procedura di accorpamento ed eliminare l’atipicità e l’illegittimità del carico pensionistico e nel contempo garantire effettivamente i livelli di occupazione nell’Ente camerale in tutte le sue componenti».
Dal gruppo del Mare negato un messaggio chiaro e diretto: “I messinesi hanno diritto al loro waterfront”.
Francesca Stornante