Approda a Palermo il caso Messina, dove soltanto due scuole su 108 hanno il certificato di agibilità in regola e dove il sindaco Cateno De Luca ha annunciato lo stop alle riaperture (leggi qui)
Il deputato regionale Vincenzo Figuccia ha chiesto alla Giunta Musumeci un provvedimento drastico: rinviare l'avvio delle lezioni in tutta la Regione. Se Messina fa i conti con la vulnerabilità anti sismica, infatti, le scuole del resto dell'isola non sono in condizioni migliori.
Ma l'assessore all'istruzione Roberto Lagalla ha fatto sapere che le lezioni riprenderanno regolarmente il 12 settembre. Toccherà ai singoli istituti, quindi, fare i conti con l'inagibilità delle strutture, intervenendo autonomamente per garantire le lezioni anche in assenza di locali disponibili. Magari facendo ricorso, come ormai avviene sempre più di frequente, ai doppi turni e al "prestito" di locali in altri istituti.
Figuccia ha scritto al ministro Marco Busetti chiedendo di riconvocare a breve l'Osservatorio sull'edizilia scolastica ed ha presentato una interrogazione all'assessore chiedendo un monitoraggio di tutti i plessi isolani "perché verifichi che tutti i comuni siciliani abbiano effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, approfittando di questi giorni di chiusura delle scuole, per conoscerne le reali condizioni di sicurezza, chiedere la realizzazione degli interventi richiesti ove siano già noti gli esiti di tali verifiche, e progettare eventuali interventi da effettuare grazie ai fondi della nuova programmazione triennale 2018-2020".
Lagalla ha risposto proprio facendo riferimento a tali fondi: "Nei sette mesi trascorsi dal suo insediamento, il governo Musumeci ha provveduto a finanziare gli enti locali per l’espletamento delle veriche antisismiche e ha promosso un bando per la realizzazione di interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici che, già ad ottobre, vedrà definita la graduatoria delle opere immediatamente finanziabili, a valere sul piano triennale 2018-2020. È ovvio che le lezioni scolastiche dovranno essere avviate in una condizione di massima tutela della sicurezza degli studenti e, in questo ambito, è preponderante il ruolo degli enti territoriali, con i quali l’Amministrazione regionale continuerà a confrontarsi".