Quando ormai la riammissione in Lega Pro era sembrata solo una semplice formalità è arrivato per l’Acr Messina il ritorno alla dura realtà: pene leggerissime per Barletta e Vigor Lamezia nel primo grado del processo per calcioscommesse e conseguente addio alla terza serie per i giallorossi.
Dalle richieste di declassamento diretto per i pugliesi ed esclusione dal campionato per la compagine biancoverde (con 10 punti di penalità da scontare nel prossimo campionato) si è giunti oggi alla clamorosa sentenza della Sezione Disciplinare del Tribunale Federale: appena un -2 per i primi (già destinati a disputare il campionato di Eccellenza dopo la mancata iscrizione in Lega Pro) ed un -5 per i calabresi. Decisivo il proscioglimento del presidente del Barletta Giuseppe Perpignano; condannato, invece, l'ex tecnico pugliese Ninni Corda ad un anno e sei mesi di squalifica con un'ammenda di ventimila euro. Nove mesi di inibiazione e quarantamila euro di multa per il presidente della Vigor Claudio Arpaia e per l'ex ds Fabrizio Maglia (per quest'ultimo trentamila euro di ammenda). Per il Messina è ormai impraticabile anche la via del ripescaggio poiché da diverse settimane sono scaduti i termini per formulare l'apposita richiesta. Discorso diametralmente opposto in serie B: il Catania è stato condannato alla Lega Pro con 12 punti di penalizzazione, mentre il Teramo ha perso la cadetteria per un traumatico ritorno tra i dilettanti. Per il messinese Enzo Nucifora tre mesi di inibizione ed un'ammenda di quindicimila euro. Il comunicato integrale della FIGC (QUI).
Il club giallorosso ha intanto pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale per illustrare i prossimi movimenti in merito al processo di appello: “L’ACR Messina apprende con sorpresa il contenuto della sentenza emessa in data odierna dal Tribunale Federale Nazionale della F.I.G.C. N. 17/TFN – Sezione Disciplinare (2015/2016), relativo alla procedura di deferimento per illecito sportivo, che ha visto coinvolte, tra le altre, le società Vigor Lamezia Calcio e S.S. Barletta e nella quale è intervenuta la nostra Società, in quanto portatrice di un interesse diretto di classifica nel disputato campionato di Lega-Pro S.S. 2014/2015 girone C. Pur nel rispetto della sentenza e ritenendo erronee le conclusioni cui sono giunti i Giudici Federali, la Società ha già dato mandato al proprio legale di procedere alla disamina delle 40 pagine del provvedimento di primo grado e di redigere l'atto di appello. L'ACR Messina, pertanto, continua a lavorare nel proprio interesse, con la medesima determinazione e prudenza fino a qui manifestate e con la ferma intenzione di ribaltare gli esiti del provvedimento n.17/TFN”.
Domenico Colosi