“L’Ente porto è una istituzione da valorizzare perché espressione delle autonomie locali. Dovrà attivarsi per realizzare il Punto Franco, i cui impianti vanno localizzati nella zona tirrenica, e utilizzare le aree della zona falcata per attività di forte impatto e richiamo economico, ma anche commerciale e turistico”. E’ il sunto della nota del commissario provinciale dell’Mpa, Antonio Andò, che insiste anche sull’istituzione del Punto Franco, dichiarato “una delle pochissime opportunità, insieme al ponte sullo Stretto, di sviluppo per la Sicilia e suo inserimento nel flusso globalizzato dei traffici”.
Continua Andò: “Siamo vicini a mettere un punto alla lunga vicenda della zona falcata, chiudendo un tormentone che non avrebbe mai dovuto avere avvio e doveva, comunque, terminare due anni fa quando è uscita la sentenza definitiva che ribadiva che l’intera area – per norme a carattere costituzionale e leggi statali e regionali – è nel demanio regionale e al suo interno è stabilito il punto franco, affidato all’Ente porto. Spiace che la dirigenza delle istituzioni locali e alcuni parlamentari nazionali e regionali abbiano condotto una battaglia, per ripetere l’espressione del sindaco Buzzanca ,”di principio”, che ancora una volta non è stata però per modificare le leggi ma per sottrarsi ad esse e ostacolarne l’applicazione”.
Il commissario provinciale del partito elogia poi gli interventi del presidente della Regione, Raffaele Lombardo: “Ha riaffermato contro ogni mistificazione e tentativo di speculazione, la verità sulla zona falcata, ribadendo la volontà della Regione di affrontare globalmente le questioni in un rapporto di collaborazione tra Regione, Comune e Provincia, ovviamente esteso anche ad Autorità portuale ed Ente porto. Né Comune, né Provincia, né Autorità Portuale hanno risposto all’appello”. (Ma. Ip.)