Disagi idrici in Sicilia. Questo uno degli importanti temi trattati lo scorso 6 ottobre al convegno “Eureka! Sulla Terra c’è l’acqua, diamola a tutti”. L’incontro, che si è svolto presso il Salone del Parco Maggiore La Rosa di Barcellona Pozzo di Gotto, è nato da un idea sviluppatasi lo scorso 12 agosto a Siracusa nel corso di un incontro organizzato dalla F.A.S.I. sulla figura di Archimede. Proprio riferendosi alla Sicilia di 2200 anni fa, che grazie al genio di Archimede possedeva macchine per il sollevamento dell’acqua, si è voluto porre l’accento sulle problematiche idriche che ancora oggi colpiscono alcune zone della regione.
All’incontro hanno presenziato il presidente della regione Nello Musumeci, il sindaco Roberto Materia e Monsignor Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela. Sono intervenuti in veste di relatori il giornalista Giovanni Frazzica, l’assessore regionale Bernadette Grasso, l’assessore di Caltanissetta Maria Riggi e il segretario della Cisl Messina Tonino Genovese. Ha moderato i lavori il delegato F.A.S.I. Nicola Lombardo.
“Sarà un programma vasto, quello per l'approvvigionamento idrico e lo stiamo portando avanti con i comuni e il ministero per le Infrastrutture con il quale ci siamo già incontrati e abbiamo avuto rassicurazioni che almeno nei prossimi due anni potremo impegnare 200 milioni di euro –ha dichiarato Musumeci- Si di una parte dei fondi per lo sviluppo e la coesione al comparto idrico sia per quanto riguarda l'irrigazione delle campagne, sia per l'approvvigionamento nei centri urbani. Il problema della mancanza di acqua è molto sentito in Sicilia, stiamo lavorando per razionalizzare le decine di dighe presenti, alcune tra l'altro che dopo 15-20 anni non sono ancora state collaudate, bisogna rifare la rete di approvvigionamento dei comuni. Inoltre i consorzi di bonifica esigono il pagamento dei canoni ma non forniscono acqua con la necessaria puntualità e non siamo in grado di utilizzare l'acqua piovana, se non nella misura dell'undici percento e molta va dispersa, quindi servono bacini artificiali e una misura con fondi extraeuropei che consenta agli agricoltori di realizzare serbatoi d'acqua. Dobbiamo cominciare praticamente da zero e l'incontro di stasera servirà a porre l'accento sulle prime misure da adottare”.