S. TERESA – Si allarga la protesta per i disagi patiti dagli utenti di Poste Italiane. Dopo il duro attacco del sindaco di S. Teresa e deputato regionale, Danilo Lo Giudice, sulla mancata riapertura dell’ufficio postale di Barracca, nella cittadina jonica, i sindaci di 75 comuni della provincia di Messina hanno inviato un sollecito per il ripristino dell’apertura al pubblico degli uffici di Poste Italiane su sei giorni settimanali.
I sindaci chiedono che vengano garantiti i medesimi livello di servizio del periodo precedente l’emergenza sanitaria da Covid-19, “al fine – scrivono – di porre rimedio ai rilevanti disagi venutisi a creare per i cittadini, in primo luogo per evitare assembramenti all’esterno degli uffici stessi nei giorni di apertura, per limitare la circolazione di persone al di fuori dei rispettivi territori comunali e, in generale, per garantire l’incolumità e la parità di trattamento nell’erogazione dei servizi postali alla popolazione residente, con particolare riferimento alla fascia di utenza di età avanzata”.
A farsi portavoce della protesta sono stati i sindaci di S. Teresa, Danilo Lo Giudice, e Fiumedinisi, Giovanni De Luca. “Non chiediamo nulla di che – spiegano – se non il ripristino di condizioni normali, per i servizi delle nostre comunità, al fine di non esasperare la gente. In tutti i comuni dove vi sono stati riduzioni di orario o chiusure i disagi si sono moltiplicati e se siamo stati comprensivi inizialmente adesso la situazione è insostenibile”.