L’occupazione dei binari della stazione di Giarre nella giornata di ieri in segno di protesta da parte dei cittadini per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso del locale ospedale, ha avuto conseguenze sugli utenti che ogni giorno viaggiano in direzione Messina. Tra questi anche Giusué Malaponti del Comitato Pendolari Siciliani che fa una amara disamina dei disagi causati ai viaggiatori a causa della scarsa organizzazione di Trenitalia di fronte a situazioni impreviste.
“Condividiamo la protesta per la chiusura di tutti i reparti e per ultimo la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giarre, quello che non condividiamo affatto è la scarsa attenzione dimostrata da Trenitalia nell’assicurare i servizi sostitutivi a tutta l’utenza che si muove da Messina a Catania per il blocco dei binari alla stazione di Giarre-Riposto”, ha dichiarato Malaponti.
Come racconta ancora il Presidente del Comitato, il blocco è avvenuto tra le 11 e le 11 e 30. Alle 14 un locomotore Aln668 porta i pendolari da Catania ad Acireale dove dovrebbe esserci un bus sostitutivo per proseguire il viaggio in direzione Messina, ma così non è. I viaggiatori vengono allora riportati a Catania. Lì, il primo bus sostituivo compare alle 14 e 45. Alle ore 15 parte in direzione Acireale, Guardia Mangano-S.Venerina, Carruba, fino a Giarre-Riposto. Un secondo bus parte alle ore 15 e 10 in direzione Acireale, Giarre-Riposto, Fiumefreddo di Sicilia e Taormina, da dove si prosegue in treno.
“La mia corsa-gita finisce a Fiumefreddo di Sicilia alle 17.02 – prosegue Malaponti – considerato che ero giunto in stazione alle 13.50 e che, ritardi permettendo, giornalmente arrivo a Fiumefreddo di Sicilia alle 14.30 circa. Ci rendiamo conto che tutto può accadere, l’imprevisto ci può stare, quello che invece ci preme chiedere è: se il blocco è avvenuto tra le 11 e le 11.30, Trenitalia avrebbe avuto tutto il tempo di recuperare i bus sostitutivi evitando così un disagio inutile alla clientela, oltre alla totale ed inesistente assistenza da parte del personale ferroviario che tra l’altro non è nemmeno salito a bordo del bus per accompagnare i passeggeri sino a destinazione. Se un evento del genere produce questi risultati, di fronte a una eventuale emergenza più grave cosa potrebbe accadere?”.