Di nuovo in protesta. Di nuovo caos e timori. I servizi sociali messinesi piombano ancora una volta nel disordine. A scatenare l’ira e la preoccupazione di lavoratori e sindacati sono i tagli previsti nel previsionale 2016 che farà abbattere una mannaia sul delicato mondo dei servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione. Ancora non è chiaro quali potranno essere le conseguenze. Di certo c’è che i sindacati non ci stanno. Per questo la Fp Cgil ha deciso di passare all’azione con le maniere forti: da domani i lavoratori impegnati nei vari servizi di asili nido, assistenza domiciliare anziani, trasporto nei centri riabilitativi, assistenza domiciliare disabili, trasporto e assistenza ai disabili nelle scuole, hanno deciso di fermare i servizi. Saranno garantiti soltanto i servizi essenziali.
“Lo ribadiamo, chiediamo un ulteriore sforzo alla giunta Accorinti. I lavoratori e le fasce più deboli non possono pagare a caro prezzo il disastro della gestione politico amministrativa dell'Ente. In atto la compressione delle ore lavorative, è insopportabile- dichiarano Clara Crocè, Elena De Pasquale e Gianluca Gangemi della FPCGIL- temiamo che per alcuni servizi, con i nuovi bandi, la compressione delle ore possa addirittura arrivare alle 12 ore settimanali, considerate le risorse destinate al settore nel bilancio di previsione 2016. Non possiamo fidarci e sperare in ulteriori entrate o all'utilizzo di fondi di riserva. Il problema è grave e dev'essere affrontato immediatamente” dicono a gran voce i rappresentanti sindacali della Fp Cgil.
“Il Sindaco Accorinti e l'intera giunta devono farsi carico della tutela dei lavoratori e delle fasce più deboli. Assicurare i servizi sociali è una priorità che riguarda l'intera Giunta e non il singolo assessore”. Ricomincia così il calvario.