AGROPOLI – Non vinceva da febbraio la Gelbison, in casa al “Raffaele Guariglia” poi la vittoria era datata ancor più indietro al 21 gennaio. Il Messina in questa stagione è riuscita pure in questo. Dieci partite senza vincere e segnando solo quattro reti erano state le ultime uscite della Gelbison, troppo arrendevole il Messina che si è accontentato troppo presto di uno 0-0 che sarebbe sì stato utile ma bisognava ottenerlo.
Tumminello nel finale, dopo diverse occasioni da rete sprecate dai cilentani che hanno meritato più volte il vantaggio, ha trafitto Fumagalli su l’ennesima dormita della difesa peloritana facendo festeggiare la Gelbison. Erano messi peggio in classifica i campani e adesso avranno dalla loro il doppio risultato favorevole per mantenere la categoria l’anno prossimo. Infatti il Messina sarà obbligato a vincere sabato prossimo al ritorno al “Franco Scoglio” altrimenti retrocederà.
Le scelte di Raciti inizialmente sono obbligate: Ferrini a sinistra e viene comunque messo molto in difficoltà, davanti c’è Roberto Marino e non Ragusa non al meglio, anche se entra nella ripresa e si fa vedere con due accelerazioni. Impalpabile tutto l’attacco Perez, Ibou Balde sostituito a metà secondo tempo e Kragl, ma in realtà il Messina non costruisce mai in avanti affidandosi solo a ripartenze. La più grande occasione da rete è l’incrocio dei pali colpito da Berto su un cross sbagliato, al 72′ poi la mossa di Raciti, dentro un difensore Baldé e fuori Marino, lancia un messaggio pessimo alla squadra.
Saranno giorni di fuoco nuovamente in casa Acr Messina, nonostante il tifo abbia risposto alla grande, quasi in 700 in trasferta, anche se si attende il dato ufficiale, la squadra non ha mostrato coraggio. Adesso dall’allenatore all’ultimo dei giocatori tutti sono chiamati a fare il risultato, a giocare la vera finale e vincerla. Perché sabato prossimo anche il pareggio non servirà più a nulla e in campo serviranno giocatori che vadano a cercare la rete della salvezza e soprattutto a segnarla. Raciti dovrà togliersi l’etichetta di attendista e allenatore che sa solo fare catenaccio.
Inizia meglio la Gelbison con Loreto a sinistra che mette i brividi alla difesa biancoscudata, attento Fumagalli che devia in angolo. Al 19′ altro brivido per il Messina con palla lunga tra difesa e portiere, in acrobazia spazza la difesa ospite. Si accende il match quando dall’altra parte D’Agostino pressato da Ibou Balde sbaglia il rinvio trovando Perez, il Messina prova da questa situazione a costruire senza riuscirci la prima conclusione della sua partita. Al 22′ Fumagalli, pressato da Infantino, su un rilancio tocca il pallone fuori area con le mani, un’ingenuità che regala a Fornito la punizione dal limite dell’area.
Il capitano dei cilentani prova la soluzione a giro sopra la barriera col mancino che si perde di poco a lato. Occasione del Messina che arriva con una ripartenza, Perez corre sulla sinistra e mette al centro per Kragl che non può colpire e si appoggia a Fiorani che arriva ma calcia alle stelle. Al 34′ altra occasione per la Gelbison sponda di Infantino per De Sena che di testa dal limite dell’area piccola trova la risposta di Fumagalli. Al 35′ destro a giro di Perez di prima intenzione che non rientra quanto basta. Schema al 45′ tra Kragl e Balde, il Messina riesce a mettere palla a centro area ma spazzano i rossoblu.
Subito occasione con Kyeremateng che scatta sulla destra e costringe i difensori ospiti alla rincorsa, l’esterno d’attacco cilentano spinge dal lato di Ferrini fuori ruolo da quella parte che va molto in difficoltà. Al 50′ conclusione di Infantino da dentro l’area e proteste per un calcio di rigore per fallo di mano di Berto che l’arbitro non ravvisa. Punizione dal limite concessa invece qualche secondo dopo con il pallone calciato da De Sena rasoterra che si perde di poco alla destra di Fumagalli immobile e sarebbe stato battuto, siamo al 51′.
Reazione Messina con Kragl che si accende sulla fascia destra, il pallone messo al centro trova Berto poco avvezzo a controllare la sfera in area di rigore, poco dopo al 56′ però cross dello stesso terzino che prende un giro strano e si stampa sull’incrocio dei pali, l’occasione da rete maggiore del Messina. Entra Ragusa per Ibou Balde e subito prova a sfondare a sinistra, l’esterno guadagna angolo ed è il primo del match del Messina quando siamo all’ora di gioco.
Passa qualche minuto e al 64′ un’occasione da gol per la Gelbison la più nitida: cross dalla destra con il Messina che lascia passare questo pllone, sia Infantino, ma più Kyeremateng, da due passi non riescono a spingerla in porta. A meno di 20 minuti dalla fine chiara la mossa di Raciti che toglie Marino e mette Helder Baldé, fuori un centrocampista e dentro un difensore per difendere lo 0-0 che comunque andrebbe bene ai messinesi.
Il Messina riparte all’82’ e con Ragusa ha un’altra chance di passare in vantaggio, cross dalla tre quarti che l’attaccante ex Serie A prova a incrociare al volo ma va abbondantemente alto sopra la traversa. Al 90′ pallone in area della Gelbison che Perez controlla ma al momento di concludere non è preciso e spara fuori. Nel primo dei quattro di recupero contatto in area tra Trasciani e Infantino, altre proteste locali con la richiesta di un rigore. Un minuto dopo arriva la rete della Gelbison, Uliano butta palla in avanti Tumminello la insegue e tutto solo contro Fumagalli fa esplodere il “Raffaele Guariglia”.
Gelbison (3-4-3): D’Agostino; Granata (dal 73′ Uliano), Cargnelutti, Gilli; Nunziante, Fornito (dal 85′ Papa), Graziani (dal 62′ Caccavallo), Loreto (dal 85′ Porcino); Kyeremateng, Infantino, De Sena (dal 62′ Tumminello).
In panchina: Anatrella, Vitale, Onda, Marong, Sane, Capone, Correnti, Corda.
Allenatore: Giuseppe Galderisi.
Acr Messina (4-4-2): Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara , Ferrini; Kragl, Fiorani (dal 58′ Konate), Fofana, R. Marino (dal 73′ H. Baldé); I. Balde (dal 58′ Ragusa), Perez.
In panchina: Lewandowski, Grillo, Iannone, Zuppel, Curiale, Salvo, Napoletano, G. Marino, Ortisi.
Allenatore: Ezio Raciti.
Marcatori: Tumminello 90+3′ (G).
Ammoniti: Cargnelutti 6′ (G), R. Marino 37′ (M), De Sena 59′ (G), Konate 63′ (M), Ragusa 87′ (M), Ferrara 92′ (M), Tumminello 94′.
Calci d’angolo: 4-1. Recupero: 0’ + 4’.
Arbitro: Claudio Panettella di Bari.
Assistenti: Davide Stringini di Avezzano & Giorgio Ravera di Lodi.
Quarto ufficiale: Mario Perri di Roma 1.