Dopo il terremoto che ha portato al sequestro della discarica, scattano i provvedimenti anche per il comune di Mazzarrà Sant’Andrea. Si insedierà prima di Natale la Commissione d’accesso agli atti al Municipio, autorizzata dal Prefetto Stefano Trotta. Il rappresentante del Governo, autorizzato ieri dal Ministero dell’Interno, ha nominato i componenti della Commissione d’indagine che avranno il compito di passare in rassegna gli atti amministrativi del comune tirrenico per verificare eventuali infiltrazioni mafiose. Ne fanno parte il dirigente prefettizio Carmelo Musolino, il Commissario di Barcellona Mario Ceraolo, il comandante del Reparto Operativo provinciale dei Carabinieri, Nicola Lerario, e il Tenente Colonnello Jonathan Pace, comandante del GICO delle Fiamme Gialle.
Al termine del lavoro di analisi, la Commissione dovrà relazionare alla Prefettura spiegando se ha trovato o meno atti, deliberativi o di indirizzo, che potrebbero essere stati condizionati dalla mafia locale, il potente clan dei mazzarroti, braccio armato dei barcellonesi. La Commissione si esprimerà anche sui requisiti dei soggetti che lavorano in amministrazione e i componenti degli organi politici.
Al centro della vicenda c’è ovviamente il problema rifiuti, il rapporto con la società TirrenoAmbiente, dopo che la procura di Barcellona ha messo i sigilli al sito, e dopo innumerevoli inchieste, alcune arrivate a sentenza definitiva, che hanno sancito la capillare infiltrazione dei mazzarroti nella gestione della vita amministrativa e politica, almeno in passato, nella piccola comunità locale prima famosa per i vivai, oggi sede della più grande discarica di rifiuti siciliana. Che l’affare rifiuti abbia arricchito i clan locali è ormai storia cristallizzata nelle pagine dei processi degli ultimi decenni. All’ombra del business rifiuti si sono anche consumati efferati omicidi.
A dimostrazione che il clima è ancora rovente, più recentemente si sono consumati gli ennesimi attentati intimidatori ai danni degli amministratori locali. All’inizio del dicembre scorso, a distanza di 48 ore uno dall’altra, hanno trovato una bottiglia incendiaria sotto l’auto, alla quale erano state tagliate le ruote, il vicesindaco di Mazzarrà Giuseppe Caliri ed il primo cittadino del Longano, Maria Teresa Collica. Immediatamente il Prefetto ha convocato quest’ultima e il sindaco mazzarroto, Salvatore Bucolo, ed ha promesso risposte tempestive.