Il nuovo allarme lanciato dai sindacati sull’ipotesi di trasformazione dell’ospedale Piemonte in Polo Materno Infantile inizia a scatenare le prime reazioni. Da più parti si alzano gli scudi per evitare che l’ospedale chiuda battenti per essere riconvertito in altre attività, il consigliere comunale Libero Gioveni propone un Consiglio comunale aperto per discutere la delicata questione. Come in questi mesi è stato fatto per l’isola pedonale o per la città metropolitana, Gioveni chiede una seduta aperta alla presenzadi tutta la deputazione regionale messinese, del Presidente della Commissione Sanità dell’ARS, del Direttore generale dell’ASP di Messina, del Direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Papardo-Piemonte”, di tutte le organizzazioni sindacali e del Sindaco di Messina.
“Tale richiesta di convocazione riveste un carattere urgente per il serio e concreto rischio che dietro questa sorta di nuova destinazione sanitaria che si vorrebbe dare al nosocomio di viale Europa si nasconda l’inequivocabile e certamente pericoloso progetto di sopprimere un importantissimo presidio ospedaliero di emergenza/urgenza, da più parti definito come strategico per la perfetta ubicazione baricentrica che esso si ritrova ad avere in città.
Pur considerando preziosa l’idea di realizzare un Polo materno infantile in città, appare senz’altro inopportuno e deleterio stravolgere o abbandonare l’idea di potenziare il Piemonte con l’auspicato raggiungimento dell’obiettivo dei 121 posti letto” scrive Gioveni.
L’esponente Udc ricorda le battaglie condotte collegialmente nel recente passato quando l’ex assessore regionale alla Sanità Russo tentò di chiudere o ridimensionare l’Ospedale sfruttando l’alibi del suo potenziale rischio sismico. “Adesso che si ripropone una condizione con una similare finalità, il Consiglio Comunale, che rappresenta quella città che sta per subire l’ennesimo “scippo” frutto di una politica regionale scellerata e reiterata negli anni, non può di certo far finta di nulla. Il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini messinesi rischia, pertanto, di essere nuovamente compromesso, ed è anche per tale motivo che il Consiglio Comunale “aperto” servirà anche ad impegnare formalmente il Sindaco a difendere a “denti stretti” in quel di Palermo un “patrimonio sanitario” fondamentale per la salute dei Messinesi.