Un incontro pubblico per denunciare la dismissione degli immobili comunali tolti alla fruizione pubblica e consegnati ai privati. Organizzato da Rete No Ponte, Movimento Nonviolento e Laboratorio politico Luogo Comune, si terrà domani alle 17 nel salone delle bandiere di palazzo Zanca.
“Impediamo la svendita del patrimonio pubblico di Messina” è lo slogan dell’evento contro la dismissione degli ex Magazzini Generali, dei Silos Granai e degli immobili comunali sino ad oggi destinati a scuole. Sono invitati gli architetti, gli urbanisti, gli economisti, le forze politiche, sociali e sindacali, le associazioni ambientaliste e antimafie e i singoli cittadini.
“Il centro storico di Messina – scrive l’organizzazione – sta per essere sfregiato dall’ennesimo palazzaccio-casermone di cemento, metà parcheggio e metà residence, un numero imprecisato di negozi commerciali e finanche un ristorante panoramico all’ultimo piano. Sorgerà a due passi dalla stazione marittima, nell’area che ospita gli ex Magazzini generali di proprietà del Comune”.
“Il piano di dismissione comunale – proseguono Rete No Ponte, movimento Non violento e laboratorio Luogo Comune – è stato agevolato con un cambio della sua destinazione d’uso, da magazzini ad attività commerciali e/o direzionali e residenziali. Così il fabbricato potrà essere demolito per fare spazio ad un palazzo di sette piani (più uno seminterrato) consentendo l’ennesima occasione speculativa immobiliare privata. La ditta di Vincenzo Vinciullo, personaggio citato in documenti della Commissione antimafia come in qualche modo collegato ad ambienti della criminalità della provincia, ha acquisito l’immobile con un’offerta di pagamento vantaggiosissima per lui, ma molto svantaggiosa per le casse comunali”.