Senza mensa, senza riscaldamenti. Non bastano gli annunci a nascondere quel che è evidente e cioè che le conseguenze della mancata presentazione del bilancio di previsione 2015 le pagano i cittadini, in questo caso i bambini e gli studenti. Gli ultimi insomma. Palazzo Zanca opera con l’ultimo bilancio approvato che è il consuntivo 2014….. ed al momento, senza previsionale 2015, fatto finora mai accaduto, il Comune è in gestione provvisoria, vale a dire che la vita amministrativa è paralizzata e si possono esitare mandati di pagamento solo per i servizi essenziali.
Così mentre Messina si è svegliata al gelo, gli studenti si sono ritrovati in scuole senza riscaldamenti e senza servizio mensa, e questo nonostante gli annunci, peraltro tardivi, dell’assessore Patrizia Panarello, che il giorno prima della sospensione del servizio aveva annunciato tempi rapidi, fatto questo tecnicamente impossibile. Il caso delle scuole al gelo e senza mensa esplode anche in Consiglio comunale, con gli interventi a raffica di quanti hanno raccolto la rabbia e i gravissimi disagi di bambini e famiglie.
Senza riscaldamenti
Stando alle numerose segnalazioni al momento sono una ventina le scuole senza riscaldamento, per due ordini di fattori: da un lato il dirigente Ajello, per colpe ovviamente non sue, è stato costretto a fermare gli interventi di manutenzione agli impianti. Senza risorse e senza bilancio non poteva far altro che comunicare ai dirigenti scolastici l’impossibilità di interventi manutentivi alle caldaie. Dall’altro lato, nonostante i “miracoli” che il dirigente De Francesco ha fatto fino a Natale ed anche adesso per impegnare piccole somme per le forniture di gasolio, (almeno per altri 20 giorni) resta il nodo centrale, cioè il fatto che non c’è il bilancio, pertanto non si possono autorizzare spese se non essenziali. Nel caso della fornitura di gasolio le somme si sono recuperate per altri 20 giorni ma devono prima passare dal vaglio della ragioneria generale che ha davanti un grosso scoglio da superare: la mancata predisposizione del bilancio. I fornitori peraltro lamentano il mancato pagamento di alcune somme pregresse, da qui la necessità di cercare di fare “miracoli” che passino parò dal vie percorribili sotto il profilo giuridico.
Senza mensa
L’assessore Panarello, giunta in corner nonostante gli allarmi lanciati tempestivamente dalla Cgil, la scorsa settimana aveva rassicurato famiglie e dirigenti: “è stato concordato che per evitare l'interruzione di un servizio essenziale come quello della refezione scolastica attiva fino ad oggi, martedì 12,saranno avviate le procedure per espletare la gara a trattativa privata che garantirà per circa due mesi la mensa nelle scuole. Contestualmente saranno attivate le procedure necessarie per la copertura del servizio relativo ai mesi rimanenti del 2016 e a quelli del 2017. L'Amministrazione ha a cuore la continuità dei servizi essenziali e si adopera in tutti i modi, anche in assenza di bilancio, a fare in modo che essi vengano garantiti”.
Non bastano gli annunci, perché, e non poteva essere altrimenti, il servizio è sospeso e lo sarà sin quando non saranno ultimate le procedure, cioè una gara a trattativa privata, che ha tempi tecnici che non possono essere bypassati. Il dirigente De Francesco è riuscito a procedere in tempi velocissimi, ma il provvedimento, che prevede un impegno di spesa di oltre 200 mila euro (per garantire la refezione scolastica per altri 22 giorni) è all’attenzione della ragioneria e solo dopo il via libera si potrà procedere con il bando e quindi la presentazione delle offerte e poi l’assegnazione. Ricordiamo infine che il servizio mensa non è un servizio essenziale ma a domanda individuale, pertanto è prevista a copertura fino al 36% dei costi e quindi in teoria non rientra tra le somme che possono essere impegnate in gestione provvisoria.
Scuole senza riscaldamenti e studenti senza mensa sono stati quindi la miccia che è esplosa in Aula questa mattina. Ad aprire i fuochi è stato l’Udc Franco Mondello che ha ricordato come ci sono circa 20 scuole, ma il numero è destinato a salire, al freddo “manca qualsiasi tipo di programmazione da parte di questa amministrazione. Da 2 anni e mezzo non si fa alcuna programmazione per le manutenzioni e s’insegue l’emergenza. Altro che attenzione agli ultimi”. A ruota sono intervenuti i colleghi Fabrizio Sottile e Claudio Cardile, reclamando l’intervento dell’assessore e del sindaco. Sin dalla mattina il centrista Libero Gioveni ha lanciato l’allarme con una nota: “senza riscaldamenti risultano già la Castronovo" di Bordonaro, la "Cannizzaro-Galatti", la "La Pira 1" e la "Gentiluomo" di Camaro, la scuola elementare dinBisconte! Posto che in qualche plesso alcuni genitori e insegnanti continuano a provvedere autonomamente fornendo stufe per tentare di lenire i disagi ai bambini ciò che lascia sgomenti è il fatto che da Palazzo Zanca sembra sia stata diramata persino una circolare ad alcuni dirigenti scolastici con la quale, comunicando l'impossibilità di garantire la fornitura di gasolio per gli impianti a causa della mancata approvazione del Bilancio di Previsione 2015, si invita a "mantenere quanto più possibile il confort agli alunni"!!! Tutto questo è assolutamente VERGOGNOSO e INACCETTABILE. Questa Amministrazione è retta, da un sindaco che è stato insegnante per 40 anni, ma ha dimostrato una scarsissima attenzione per le scuole”. Gioveni ricorda poi che nel previsionale 2014 la giunta aveva stanziato per la manutenzione in ben 124 plessi soltanto 30 mila euro..
Sulla vicenda interviene anche il consigliere del VI quartiere Giuseppe Sanò dei Dr: “Ragazzini al gelo e genitori preoccupati per la salute dei propri cari, mandati a scuola nemmeno fosse la “Campagna di Russia”. A patire disagi sono le scuole elementari cittadine, sprovviste di gasolio a causa del mancato approvvigionamento determinato dalla mancata presentazione del Bilancio previsionale 2015 da parte del Comune . Il problema sta pesantemente colpendo gli studenti di tutte le scuole elementari della città e per presa visione diretta l’Istituto Evemero da Messina da giorni con le aule completamente gelate. Non ci sono veramente le condizioni per poter mandare i propri figli a scuola serenamente i genitori temono per la loro salute e dal Comune riceviamo solo “alzate di spalle”.
Da domani sarà il caso che i genitori mettano negli zaini dei figli non solo il pranzo ma anche coperte, piumoni, sciarpe e legna da mettere nel camino….
Rosaria Brancato