Costa don Lappio continua a scivolare a valle. Ed aumentano le insidie sulla carreggiata autostradale, nell’area interessata dalla frana, adiacente l’arteria (ed i piloni) che dalla A-18 conduce a Taormina. Il fronte dello smottamento si sarebbe allargato ed aumentano anche le preoccupazioni. Ad ogni temporale la situazione peggiora e con essa i rischi. L’iter per la messa in sicurezza è stato avviato, ma bisogna fare i conti con la burocrazia.
“È nostro interesse – evidenzia l’assessore ai Lavori pubblici, Tanino Carella – realizzare al più presto l’importante opera. Gli incartamenti, con le opportune cautele del caso, potrebbero essere pronti già la settimana entrante. Ripeto, attendiamo il completamento dell'iter burocratico. In particolare – evidenzia Carella – si deve definire il quadro economico dell'intervento. Stiamo, monitorando un percorso che si è rivelato travagliato ma adesso il traguardo potrebbe essere davvero vicino”. Le somme a disposizione, al momento, ammontano a 500mila euro. “Costa don Lappio” è una ferita aperta. Esci dall’autostrada, imbocchi i curvoni che ti portano verso la Capitale del turismo siciliano e ti ritrovi di fronte una montagna che lentamente va sgretolandosi. Una situazione in continua evoluzione, che continua a peggiorare giorno dopo giorno. Cascate o torrenti di fango solcano le colline, anche laddove non ci dovrebbe essere un corso d’acqua. Sono gli effetti disastrosi del dissesto idrogeologico.
Carmelo Caspanello