"Le ultime dichiarazioni di alcuni politici mi spingono ad una precisazione dovuta al ruolo che ricopro, alla correttezza delle notizie e soprattutto alla verità dei fatti. Quanto avvenuto nel mese di novembre dello scorso anno riguarda il transito lungo la Catania-Palermo, questione dolorosa per tutta la Sicilia, ma non riguarda il Consorzio per le Autostrade Siciliane perché quel tratto autostradale, così come quelli da Palermo a Trapani e a Mazara del Vallo e da Catania a Siracusa, rientra nelle esclusive competenze dell’ANAS. Quanto invece avvenuto avantieri non riguarda l’autostrada in sé, ma la percorribilità di quella essendosi sfaldato, per dissesto idrogeologico, un costone sovrastante la stessa tratta in territorio di Letojanni." La replica di Rosario Faraci, presidente del Consorzio Autostrade, non si sono fatte attendere. Faraci ha risposto in particolare a quanti, ieri, hanno chiesto la rimozione dei vertici del Cas e della Protezione Civile. A cominciare dal sottosegretario Davide Faraone.
"Ben lungi dall’intenzione di individuare responsabili – prosegue Faraci- tengo a sottolineare che il CAS, nella vicenda, è vittima in quanto subisce la frana che invade la tratta autostradale, conseguentemente impercorribile. Oggi si deve provvedere con assoluta immediatezza non tanto a liberare la strada dalla terra e dai massi, quanto piuttosto a concertare con chi di competenza (Prefettura, Protezione Civile, Comune di Letojanni) le opere da realizzare e le attività da compiere per mettere in sicurezza il terreno limitrofo e provvedere di conseguenza garantendo la serena percorribilità della strada. Ogni intervento attento e propositivo viene sempre accolto con grande attenzione e serve da stimolo per operare sempre meglio. Quelli, invece, che tendono a colpire, prescindendo dalla preventiva individuazione delle effettive responsabilità, vengono considerati come espressioni di politici che vogliono parlare alla pancia del popolo (giustamente arrabbiato per le conseguenze nelle quali proprio la cattiva politica ha ridotto i siciliani a vivere) per sviarne l'attenzione dall'effettivo bersaglio. Colgo l'occasione per ringraziare quanti hanno preso atto del tempismo e della professionalità con cui il CAS in tutte le sue componenti ha fatto fronte alla calamità portando a rapida soluzione la questione viabilità che bloccava anche questa parte della Sicilia."
Intanto della frana, e delle complessive condizioni di sicurezza della zona interessata, si sta occupando anche la Procura di Messina. La magistratura ha infatti avviato un fascicolo esplorativo, ancora ai primissimi passi, che presto potrebbe sfociare nei primi atti concreti. Si tratta di verificare se sul costone sono stati eseguiti interventi adeguati e come è stata gestita la fase emergenziale.
(Alessandra Serio)