Il consiglio comunale ha approvato ieri sera a maggioranza un atto di indirizzo presentato dai consiglieri del Partito democratico, ovvero Francesco De Pasquale, Antonio Napoli, Antonio De Gaetano, Franco Scicolone ed Orazio Saraò, con il quale si invita il sindaco e la giunta municipale ad adottare “nell’ulteriore termine assegnato dalla Corte dei Conti, i provvedimenti prodromici all’adozione delle misure correttive atte a superare le criticità rilevate e a ristabilire gli equilibri di bilancio” nonché a procedere ad altri adempimenti indicati nello stesso documento.
Il Presidente della I Commissione consiliare Filippo Cento, nel corso della seduta, ha chiesto al Presidente del Consiglio che facesse chiarezza sul calendario dei lavori che intendeva seguire in relazione all’ipotesi del dissesto finanziario del Comune, anche in considerazione del fatto che la Commissione da lui presieduta, sempre nel pomeriggio di ieri, aveva rimandato in Aula la trattazione dell’argomento dissesto ai sensi dell’articolo 244 del TUEL.
Cento ha anche ricordato che sull’argomento la discussione in aula era già stata richiesta da nove Consiglieri, tra cui egli stesso; ha quindi sottolineato la necessità di evitare ulteriore confusione, dal momento che all’esame dei consiglieri erano giunte ben altre due proposte di deliberazione di Consiglio Comunale, tra cui quella di cui “ non si evince- afferma Cento- neanche il proponente, sprovvista dei relativi pareri sia del Responsabile dell’Area Economico Finanziaria che del Collegio dei Revisori, avente medesimo oggetto”, la cui discussione è prevista questa sera.
Il presidente Pergolizzi ha risposto comunicando che d’ora in avanti si procederà ad oltranza sull’argomento dissesto, confermando che già questa sera all’ordine del giorno ci sarà il documento, dove proponente risulta il consigliere Franco Cusumano, avente ad oggetto “Piano di risanamento economico finanziario del Comune di Milazzo, in ottemperanza delibera Corte dei Conti n. 242 del 27/09/2012. Adozione”.
Sempre martedì sera in apertura di lavori è stata affrontata anche la questione della rideterminazione del gettone di presenza da 100 a 32 euro, ma la proposta di delibera è stata rinviata a causa della presentazione di un emendamento che necessita dei pareri di competenza.