Una scelta infelice quella dell’Event Manager del Taormina Film Festival 2012 Tiziana Rocca che ha annunciato di voler destinare i fondi raccolti nella serata inaugurale della rassegna, il 24 giugno, alle popolazioni di Haiti. A protestare sono i giovani Udc, attraverso i coordinatori provinciali Carlo Vermiglio e Carmelo Cutrufello. “Desta stupore apprendere che sul nostro territorio, nell’ambito di un’iniziativa che in parte risulta finanziata e promossa da Istituzioni e contribuenti siciliani, come appunto Taormina Filmfest- scrivono i due esponenti centristi- si realizzino iniziative benefiche, pur lodevoli, dimenticando completamente le condizioni di grave disagio in cui versano i nostri territori in seguito ai recenti eventi calamitosi che hanno colpito sia la zona jonica che quella tirrenica”. Tiziana Rocca nei giorni scorsi ha infatti “esordito” così: “Glamour and Charity per Haiti al centro del Taormina Filmfest”, in occasione della serata di gala al San Domenico il 24 giugno. Con tutto il rispetto per la grande tragedia che ha colpito le popolazioni di Haiti, le nostre ferite sono ancora aperte e sanguinanti. Sarà anche una serata “Glamour” e sicuramente di richiamo internazionale, ma i disastri delle alluvioni del 2009 e del 2011 ce li abbiamo ancora sotto gli occhi, e della “Charity” abbiamo bisogno anche noi. “Si ignora-continuano Vermiglio e Cutrufelli- l’esistenza di territori martoriati come Saponara, San Fratello, Giampilieri e Scaletta, che avrebbero sicuramente meritato di esser presi in considerazione e portati all’attenzione dei media proprio in occasione di eventi di tale portata. Ci auguriamo che gli organizzatori dell’evento trovino il tempo, a margine delle tante feste Vip, cene e aperitivi, di pensare anche alla nostra realtà che merita dignità e attenzione al pari delle altre”. Così i giovani Udc dando un segnale forte e chiaro di una comunità che chiede di essere se non ascoltata, almeno “vista”. Se durante il Festival di Sanremo (evento nazionale andato in onda sulla Rai, servizio pubblico) ha suscitato non poche polemiche la scelta di collegare una campagna di solidarietà limitata alle sole popolazioni colpite dall’alluvione della Liguria, a maggior ragione desta indignazione il constatare che persino per le iniziative realizzate in casa nostra, e con contributi elargiti dalle nostre istituzioni, le nostre tragedie divengano improvvisamente di serie B, perché, probabilmente, hanno meno “appeal” e sono meno “glamour” di altre. Taormina è a pochi chilometri dai luoghi dove il fango ha cancellato vite e cose, ricordi e attività, sarebbe bene non dimenticarlo.
Rosaria Brancato