Mi ha colpito nei giorni scorsi un post su Facebook di Pippo Lombardo, l’ex consigliere provinciale mandato a casa quando Crocetta ha annunciato la riforma delle Province (rimasta in 2 anni un annuncio) e nel frattempo ha abolito la democrazia rappresentativa regalandoci commissari-vicerè a vita nominati da lui e dai suoi alleati. Ecco il post: “In queste ore passa in TV lo spot sui 70 anni dalla Liberazione: ci hanno lasciato, chiude lo spot, un'Italia Libera. Ma siamo veramente liberi se 10 deputati vengono sostituti perché contrari ad una legge che consentirà a 4 persone di nominare 730 fra deputati e senatori, ed a una sola persona di eleggere il Capo dello Stato, i componenti del CSM e della Consulta?”.
Premessa: a me Renzi piaceva, sono stata una renziana dell’ora prima, ovvero l’ora prima che si trasformasse da dottor Jekyll in Mister Hyde, l’ora prima che si scoprisse che è il vero erede di Silvio Berlusconi, l’ora prima che la sua doppia personalità dicesse alla precedente #matteostaisereno, la chiudesse nell’armadio insieme a Bersani, Civati e chiunque osi dissentire.
Detto questo, la sostituzione dei 10 deputati della minoranza Dem dalla Commissione Affari Istituzionali rei di dissentire sull’Italicum, sia pure prevista dal regolamento, preoccupa, per tanti motivi e soprattutto per il clima che si sta creando in quello che ormai “era” un partito democratico. Se l’avesse fatto Berlusconi avremmo utilizzato il verbo cacciare, i Pd si sarebbero stracciate le vesti gridando all’autoritarismo. Quando il M5S ha espulso alcuni dei suoi (un’espulsione non è una sostituzione ma nella vita si sa come s’inizia e non si sa poi come finisce) abbiamo puntato il dito allarmati. Dovremmo farlo anche adesso perché spesso nel calcio il primo cartellino è giallo,poi viene il resto e se vuoi restare in campo impari a stare attento a come muoverti. Preoccupa sapere che l’Italicum ha avuto il via libera dalla Commissione votato solo dalla maggioranza, insomma se lo sono votati da soli. Preoccupa che il governo metterà il voto di fiducia(l’ennesimo) in Aula sull’Italicum e punterà sullo spirito di sopravvivenza dei deputati. Preoccupa che venga messo il voto di fiducia,ricattando la minoranza interna al partito su di una legge che cambierà il sistema elettorale. Preoccupa che il capo del governo sostituisca 10 dei suoi, colpevoli di voler apportare modifiche alla legge come se esistesse un pensiero unico. Preoccupa sentire Fassino parlare, qualora passi l’Italicum di “regressione della democrazia”, perchè ha ragione. Preoccupa sapere che ha ragione anche Bersani quando dice: “rischiamo un presidenzialismo senza contrappesi, un meccanismo sconosciuto a tutte le democrazie del mondo. In nessuna democrazia la Costituzione e le leggi elettorali sono affari del governo” e per di più,aggiungo, a colpi di voto di fiducia. Persino Berlusconi ha detto: “L’italicum è una legge autoritaria e Renzi è bulimico di potere”. Certo,a Forza Italia l’Italicum piaceva ai tempi del patto del Nazareno quando Berlusconi e Renzi erano pappa e ciccia, poi Renzi ha detto il solito #silviostaisereno e si è eletto Mattarella presidente della Repubblica, così i forzisti hanno cambiato idea. Per il resto il M5S ha annunciato per il voto l’aventino permanente (e già il termine evoca un’era non proprio democratica). Preoccupa la china che sta prendendo Renzi e il binomio Italicum-abolizione del Senato. Ha ragione Crozza (ed è paradossale che l’opposizione più incisiva la faccia un comico) quando dice che quest’Italicum “darà una gran bella botta alla democrazia”, ed a dargliela non sarà l’estrema destra,ma un segretario del PARTITO DEMOCRATICO. Verrebbe da dire alla creatura che si è impossessata del presidente del Consiglio “esci da questo corpo e già che ci sei fallo subito”.
Pur ammettendo che per il nostro capo del governo l’Italicum sia la legge elettorale più bella del mondo,nonostante ignori la sentenza della Corte Costituzionale sulle aberrazioni del porcellum come le liste blindate, non si comprende perché non ammetta che possa esistere al mondo qualcuno che la pensa diversamente. Qualcuno che gli fa notare che i capolista bloccati sono la stessa identica cosa del porcellum e consentono ai capi dei partiti di mettere gli yes man, dei nominati fedeli per tutta la vita e che ti garantiranno che, da presidente del Consiglio, potrai fare qualsiasi norma senza che loro aprano bocca. Se Renzi sta facendo le barricate per difendere i capilista bloccati un motivo ci sarà…
Questo porcellum 2.0 se lo affianchi all’abolizione del Senato e lasci quindi un sistema monocamerale, diventa una miscela esplosiva ,diventa quella che Fassino definisce “regressione della democrazia”. Il meccanismo è semplice, grazie al premio di maggioranza chi vince si porta dietro quasi tutta la Camera che,come detto,ha i famosi capilista bloccati,quindi tendenzialmente inclini alla devozione al leader maximo. In sostanza senza Senato hai una “Camera tutta tua” come direbbe Razzi che fa quello che dici senza che esista uno straccio di opposizione. Una cuccagna. Ma noi siamo,grazie ai padri della Costituzione una Repubblica parlamentare,non un premierato forte. Non ci saranno contrappesi a questo presidenzialismo. E se poi il superpresidente in questione è uno che non tollera dissidenti, che sostituisce chi la pensa diversamente, qualche timore viene. E mentre questo governo,dal Job acts a tutto il resto,va avanti a colpi di clava,l’opposizione interna al Pd ha paura a battere i pugni e a ricordare “quando eravamo democratici”. Bersani ha ricordato che spetta al Parlamento fare la riforma elettorale e quelle Costituzionali, e che dovrebbero essere il più condivise possibili. Ma per Renzi il massimo della condivisione immaginabile è un suo post su Facebook,o è quello che l’Assemblea del Pd condivide,dimenticando che il Paese,gli elettori,non sono stretti nel confine delle primarie ( ormai primarie da far accapponare la pelle). Tutto ciò sta avvenendo senza opposizione. Per non parlare di un Pd che governa con un Ncd ammansito fino alla noia. La minoranza Dem sostituita ha annunciato battaglia ma di fronte al voto di fiducia abbasserà le penne e obbedirà. Renzi ha detto: se non passa l’Italicum si torna al voto. Non ho le terga attaccate alla poltrona”. Forse lui no ma i miracolati del porcellum si,vorrei vedere chi gli boccia la fiducia con tempi di magra che tirano.
Quando Crozza imita Renzi facendolo affacciare sul balcone come Mussolini gridando: “followers di mare di terra” e dice che stanno “dando una bella botta alla democrazia” fa sorridere amaro. Abbiamo dimenticato che Renzi è il terzo presidente del Consiglio che non abbiamo eletto noi,dopo Monti e Letta. E’come se un capo condomino eletto a maggioranza dei voti dei vicini di casa diventi poi sindaco. Questi sono tutti segnali inquietanti. Ho una profonda stima nei confronti dei padri Costituenti,trovo geniale la loro capacità di “prevedere” il futuro e costruire un edificio che non cadesse ai primi colpi. In questi giorni ho capito che ci sono riusciti perché avevano la pelle che gli bruciava dalle ferite, avevano gli occhi ancora bagnati di lacrime,il cuore a pezzi,il Paese in macerie. Hanno costruito pilastri affinché nessun altro italiano dovesse subire le stesse frustate. Sono pilastri di cemento armato che dobbiamo difendere da ogni piccolo sisma, da ogni tarma.
L’Italicum punta non alla maggiore rappresentatività del Paese ma alla stabilità del governo, ,consegna mani e piedi l’unica Camera a chi vince le elezioni, sia numericamente che qualitativamente. Le liste bloccate del porcellum hanno riempito le Camere di nominati,non i migliori,ma i più fedeli. La fedeltà non è sinonimo né di libertà né di autonomia. Il porcellum 2.0 non elimina le liste bloccate, le camuffa. Nel Pd poi l’ipocrisia delle primarie fa il resto. Le primarie le vince chi le deve vincere. Allo stesso modo il Senato sarà formato dagli eletti nelle varie Regioni con una forma di elezione di secondo livello,cioè gli eletti che si eleggono tra di loro…..Il nuovo Senato inoltre avrà lo stesso valore ornamentale di una bella foto in cornice messa sul comodino e del prezzemolo sulla pasta con le vongole. Se la Camusso contesta Renzi e Bondi lo applaude un motivo ci sarà, se le truppe di Forza Italia si apprestano a cambiare casa non è perché si sono risvegliati tutti comunisti. No,è il Pd che è diventato diversamente democratico. Del resto l’idea di chiamarlo Partito della Nazione fa capire dove si vuole andare a parare. A differenza di Berlusconi però Renzi è simpatico,è figlio della generazione cresciuta all’ombra del Biscione, è rapido nelle battute, gigionesco, giovane, carino. Finge di voler dare spazio alle donne,ma le sceglie con attenzione,tutte telegeniche, giovani,spigliate,carine, mai aggressive. Sembrano tutti dei cloni. Li senti parlare e hai la sensazione dell’eco. E sì, lo ammetto, tutto questo mi preoccupa.
Rosaria Brancato