Secondo i consiglieri comunali dell’Udc e di Ncd , l’amministrazione Accorinti ha fallito e deve andare a casa. Le motivazioni che hanno indotto Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Andrea Consolo , Libero Gioveni, Daniela Faranda e Nicola Crisafi a presentare la sfiducia sono riassunte nel documento depositato presso la Segreteria generale di Palazzo Zanca.
Di seguito il testo integrale:
Il Comune di Messina, dall'estate del 2013 è governata da una giunta al cui vertice siede un sindaco nuovo all'esperienza amministrativa. Questo esecutivo, sino ad ora, non è riuscito ad attuare quel cambiamento della città tanto conclamato e tanto auspicato da tutti i cittadini peloritani. Raggiunti pochissimi obiettivi, tra quelli proposti nel programma elettorale da parte del Sindaco, così come schematizzato in allegato.
L’azione amministrativa ha evidenziato una quasi assenza di programmazione, compresa una mancanza di una visione d'insieme e di un metodo del proprio percorso amministrativo in riferimento alla gestione dell’Ente Locale.
Dalla decisione incomprensibile di smantellare l'ufficio programmi complessi, da sempre fondamentale per una visione d’insieme e strategico, a livello funzionale, per il reperimento di finanziamenti di progetti di sviluppo, al clamoroso mancato avvio dei Cantieri di Servizio, al fallimento delle Politiche sociali ed alla annunciata, ma ancora oggi, mancata presentazione della “Variante” al PRG, con conseguente inadeguamento dello strumento di programmazione urbanistica.
A queste, si sono affiancate una evidente problematica gestionale, una tragica incapacità a curare i rapporti diplomatici nella idonea forma che si conviene per le relazioni tra Istituzioni , causando, ad esempio, incomprensioni con le Forze Armate, la Prefettura e l'Università degli Studi di Messina. Sul fronte delle procedure per la presentazione degli atti deliberativi, clamoroso è il ritardo con cui è stato presentato il Previsionale 2015, ultimo Comune d’Italia ad approvarlo, insieme a numerosi atti finanziari spesso con parere inizialmente negativo dei Revisori dei Conti, che hanno dovuto necessariamente seguire un’iter di revisione che ha allungato notevolmente i tempi ed i disagi per i cittadini. Le proposte di approvazione dei bilanci di Previsione e Consuntivo, nonostante le rassicurazioni continue sul cambio di passo, non sono mai stati prodotti in tempo utile per un’attenta e serena valutazione e programmazione da parte del Consiglio Comunale.
E’ bene ricordare che il Sindaco, durante la seduta consiliare di approvazione del bilancio di previsione 2014 (29 dicembre 2014), di fronte all’esasperazione di tutti i Consiglieri Comunali, chiamati ad approvare i documenti contabili avendo poco tempo a disposizione per il loro esame, dichiarò il suo impegno per far giungere al Consiglio Comunale il bilancio di previsione 2015 entro il 15 marzo 2015 !
Il riaccertamento straordinario del residui attivi e passivi, che avrebbe dovuto essere approvato contemporaneamente al rendiconto 2014, è stato più volte bocciato dai Revisori dei conti, rimaneggiato più volte, è stato approvato definitivamente dalla Giunta municipale solo ad aprile 2016! Il solito umiliante tam tam di richieste e chiarimenti, modifiche e integrazione di documenti che hanno costretto la Regione siciliana a nominare in tre anni ben tre commissari ad acta per l'approvazione dei bilanci.
Una vera e propria sconfitta amministrativa di questa Giunta è la bocciatura, da parte del Tar, dell’Isola Pedonale intorno a Piazza Cairoli, tematica che è stata affrontata con esagerata visione unidirezionale. In tema di viabilità , poco si è fatto per adeguare alle nuove esigenze cittadine la rete viabile comunale, così come poco si è fatto per eliminare il problema della deformazione del manto stradale, in alcune vie, da parte delle radici degli alberi.
La città continua a sopportare continue emergenze rifiuti, strade invase da immondizia a fronte di un tributo altissimo che i cittadini a ragione pagano malvolentieri, con un costo annuo del servizio di raccolta che si aggira intorno ai 45 mln di euro. Tutto ciò nonostante la nomina di ben due esperti “fuoriclasse”, così il sindaco ama definire tutti i nominati, che si sono comunque dimessi, e la nomina di un nuovo commissario alla guida della partecipata “Messinambiente”.
Altra grave emergenza è quella idrica, ormai i nostri concittadini sono costretti a subire ripetute riduzioni della fornitura dell’acqua a causa di problemi relativi alla ubicazione della conduttura e che, dopo novembre 2015 in cui si registrò la prima crisi idrica, dovevano già essere risolti con interventi definitivi da attuare con un minimo di programmazione amministrativa e tecnica.
La cura del verde pubblico e dell'arredo urbano era tra le priorità di questa amministrazione avente principi ambientalistici, con delega affidata a Daniele Ialacqua, che per anni è stato al vertice del circolo Legambiente.Or bene, l’alberata urbana presenta da anni criticità importanti con conseguenze evidenti, visti i ripetuti crolli di alberi e grossi tronchi che minano continuamente l’incolumità dei cittadini, non è stata oggetto di interventi risolutivi urgenti.Le poche aree verdi, aiuole comprese, sono invase da erbacce, le ville comunali sono lasciate all’incuria e ai vandali che indisturbati distruggono quello che resta, vanificando gli sforzi e l’impegno economico dei precedenti amministratori.
Gli impianti sportivi ancora aperti versano in pessime condizioni e non si comprendono quali strategie ha messo in campo il sindaco nei circa due anni in cui ha tenuto per sé la delega allo sport.
Le Politiche culturali non sembrano essere tra le priorità di questa amministrazione.
E’ stata cancellata “La notte della Cultura” evento atteso in città, con l’ausilio delle altre istituzioni cittadine, delle associazioni di categoria e culturali e, con le quali, era diventato un appuntamento importante da realizzare a costo zero. Non si intravede alcuna progettualità concreta e gli assessori che si sono avvicendati sono già a quota tre.Occorre evidenziare la mancanza di politiche di coordinamento culturale con l’E.A.R. Teatro di Messina il quale, per ben due anni, ha investito notevoli risorse finanziarie nel territorio comunale di Furnari, privando, in quel periodo, la nostra città di attività culturali estive e relative valorizzazioni di aree e luoghi di aggregazione quali, ad esempio, Villa Dante e l’Arena del PalaCultura.
Messina è ancora invasa da baracche post terremoto e da insediamenti abitativi degradati e, nonostante le precedenti amministrazioni avessero avviato progetti finanziabili e cantierabili (ad esempio la copertura e bonifica dei numerosi torrenti cittadini), il Risanamento non ha avuto alcuna accelerazione.
La cosiddetta “Variante di salvaguardia”, non ha seguito gli step necessari e non ha concretizzato la componente innovativa per opere pubbliche, infatti, i soliti progetti si tramandano stancamente da decenni. La cosiddetta “Variante” ha già avuto il parere negativo del Genio civile, infatti, non basta fare proclami sullo sviluppo sostenibile e sulla tutela dell’ambiente, una coerente pianificazione deve seguire la normativa vigente, rispettando le disposizioni di legge.
I servizi sociali sono un argomento difficile e perennemente critico da trattare, in questo ambito certamente è tangibile il fallimento dell'azione politica della giunta Accorinti.I due Assessori che si sono succeduti in questi anni non sono riusciti ad attivare percorsi virtuosi di sostegno e prevenzione del sempre più grave disagio sociale che si registra in città e che colpisce tutte le fasce d’età.L’azione amministrativa sui servizi (CAG, Asili nido, assistenza domiciliare Anziani e Disabili, Trasporto Disabili, Casa Serena ecc.) ha determinato un crescente malcontento tra i destinatari degli stessi e gli operatori del settore. Non è stata programmata una mappatura dei bisogni con l’obiettivo di attivare servizi realmente necessari alla città. La progettazione, infatti, è ferma da molti anni nonostante i bisogni siano, di fatto, notevolmente cambiati. In tre anni l’amministrazione non è stata capace di captare finanziamenti regionali e comunitari utili all’avvio di servizi innovativi sul territorio a sostegno delle fasce più deboli della città.
Nelle scuole, annualmente si perpetuano i ritardi nell’affrontare il tema delle mense scolastiche con gravi disagi per i nostri bambini. Analogamente, forti ritardi si registrano per il riscaldamento delle aule nella stagione invernale.
Assenza totale di un programma per rilanciare il Turismo che, per una città come la nostra la quale vanta circa 50 Km. di costa ed un porto che accoglie numerosi navi da crociera, dovrebbe essere il primo volano per lo sviluppo del territorio. Purtroppo, improvvisazione e superficialità hanno caratterizzato tale strategico settore. L’Amministrazione, confermando che più di qualcosa non ha funzionato, ha operato un recente rimpasto al suo interno, esautorando dal proprio ruolo il precedente vicesindaco ed assessore al ramo finanziario, e sostituendo anche altri due assessori, che in totale portano a cinque i cambi in giunta, nei tre anni di vita.
E’ evidente una totale assenza di alcun tipo di progetto politico che consenta alla nostra città di riprendere fiato con progetti di sviluppo economico o, quantomeno, con politiche atte ad incentivare le già scarse attività. Assistiamo impotenti alla chiusura di esercizi commerciali, sicuramente per la crisi economica che colpisce tutto il Paese, ma anche per scelte o, per meglio dire, “non scelte” di questa giunta.Troppi mali affliggono una città che sempre più si vede sottrarre risorse e possibilità. Una città che non ha soltanto il diritto di essere amministrata in modo equilibrato e onesto, come una qualunque città normale, ma anche e soprattutto ha bisogno di essere rappresentata da soggetti politici competenti, in grado di affrontare i tavoli istituzionali, che difendano il territorio tenendo conto delle sue capacità, delle sue specificità, della ricchezza paesaggistica e naturale che Messina ha, scongiurando il rischio di continui scippi che a Messina vengono puntualmente riservati.
Il Sindaco e la sua amministrazione hanno dimostrato di non essere in grado di rappresentare le istanze di una città sempre più condannata alla mediocrità e alla caduta libera nel baratro dell'invivibilità ed alla desertificazione umana e imprenditoriale.Certificazione di ciò è confermato dagli ultimi dati delle annuali classifiche stilate da Legambiente e Sole 24 Ore sull'indice di vivibilità dei capoluoghi italiani, che hanno posizionato Messina negli ultimissimi posti. Un fatto inaccettabile per tutti quei cittadini che la amano, in cui vivono e che per essa lavorano, pagano le tasse e contribuiscono al bilancio generale.
Affinché il rapporto che si percepisce tra i cittadini messinesi e noi che li rappresentiamo non diventi sempre più distante, riteniamo che si debba necessariamente ricominciare con un nuovo slancio politico ed un rinnovato percorso istituzionale.
Considerato che i sottoscritti Consiglieri Comunali, avevano chiesto ed atteso invano, nelle scorse settimane, le dimissioni contestuali di Consiglio Comunale e Giunta, coerentemente, nell’interesse della città e sulla base delle motivazioni politiche espresse nel presente documento, per un rapido rinnovamento del Consiglio Comunale e della Giunta, ritengono doverosa l’anticipata interruzione di questa esperienza amministrativa con l’approvazione della presente mozione di sfiducia al Sindaco, nel rispetto della procedura prevista dall’art.2, comma 1, della L.R. 25/2000.