La questione MessinaServizi si ingarbuglia e accende i toni dello scontro. Il trasferimento dei lavoratori, in prima battuta quelli di Ato3 e poi di Messinambiente, adesso sarà al centro di un incontro presso la Direzione Territoriale del Lavoro, il direttore Gaetano Sciacca ha convocato sindacati, amministrazione comunale e nuova società per domattina alle 10. Il confronto, richiesto da Uil e Uiltrasporti dovrà servire per individuare con certezza, e nel rispetto della legge regionale vigente, lo strumento normativo da utilizzare per far transitare i lavoratori dalle due partecipate alla nuova MessinaServizi. Il fronte sindacale però si surriscalda. La Cgil interveniene a muso duro. Ed è sulla questione SRR o passaggio diretto dei lavoratori che domani si concentrerà il vertice.
“La Cgil e la Funzione Pubblica si presenteranno al tavolo per ribadire quanto sottoscritto nella riunione dello scorso 18 agosto che si è svolta presso i locali dell'assessorato all'Ambiente del Comune di Messina alla presenza dei vertici della MessinaServizi e dell'Amministrazione comunale” dichiarano il segretario generale Giovanni Mastroeni, la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè e il responsabile del settore Carmelo Pino. “In quell'occasione Cgil, Fismic, Orsa, Cisl, che rappresentano la maggioranza dei lavoratori, hanno sottoscritto un accordo che prevede il transito dei lavoratori seguendo le procedure e le prescrizioni di cui all'art. 6 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Non riusciamo a comprendere – si sottolinea – come qualche sigla sindacale in assenza di una sua rappresentanza fra i lavoratori dell'AtoMe3 possa cercare di modificare quanto emerso nel corso della riunione del 18 agosto, approvato e sottoscritto in un documento da 46 lavoratori su 51 in organico”.
La Cgil e la Fp Cgil sottolineano che il piano ARO approvato dalla Regione e dal Consiglio Comunale di Messina consente di far transitare i lavoratori direttamente presso la Messina ServiziBene Comune ai sensi dell'art. 6 del CCNL di categoria che prevede il passaggio diretto e tutela i lavoratori nei cambio appalto. La società in “house proving”, a totale partecipazione pubblica, è stata costituita in deroga al piano d'ambito della SRR. Il governo regionale, infatti, ha consentito a ciascun comune, in proprio o costituendosi in Consorzio con altri, di adottare un piano economico finanziario (ARO) per svolgere il servizio rifiuti, senza transitare presso la SRR.
“Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali qualche sigla sindacale voglia perseguire la strada del transito alla SRR, un percorso accidentato che non garantisce i lavoratori e il servizio ai cittadini messinesi. La SRR infatti è un consorzio e anche Messina dipenderebbe dal regolare pagamento delle somme di tutti i Comuni consorziati sia per il pagamento degli stipendi che per la regolare esecuzione del servizio” scrive il sindacato.
Intanto la Uiltrasporti accoglie con favore l'istituzione del tavolo tecnico presso la Direzione del lavoro ribadendo che occorre trovare di comune accordo la strada più idonea al transito dei lavoratori restando nel perimetro della normativa contrattuale e di legge vigente . Per la Uiltrasporti l'unico obiettivo resta la tutela dei lavoratori, che in ogni caso transiteranno in un'azienda interamente pubblica, ma nel contesto di regole molto complesso in cui la MessinaServizi sta nascendo occorre avere massima trasparenza a garanzia anche futura proprio a difesa dei dipendenti di Ato 3 e Messinambiente. “Pertanto è necessario che il percorso per il transito dei lavoratori, qualunque esso sia, venga condiviso da tutti gli attori istituzionali e sindacali facendo chiarezza del quadro normativo di riferimento”.
La strada sembra essere tutta in salita.
Francesca Stornante