Domenica 22 dicembre il palco del Centro Multiculturale Officina accoglierà un ospite prestigioso: Javier Girotto. Il musicista, argentino purosangue con la musica e un’autentica passione nel cuore, suonerà i suoi sax, con Dino Rubino al pianoforte e alla tromba. Un Jazz “originale” tra l’Argentina e la Sicilia. Il duo sarà accompagnato da bravissimi musicisti, ormai noti alla nostra platea : Nello Toscano al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, che partecipano con grande generosità a quest’ultimo concerto del 2013 della rassegna “Off in Jazz”, per festeggiare il Natale e la fine dell’anno con il pubblico dell’Officina, ormai affezionato, partecipe e appassionato, in un clima di vera distensione e amicizia.
Javier Girotto (sax), classe 1965, eredita presto la passione per la musica dal nonno, noto direttore di banda di Cordoba, e inizia da bambino gli studi classici al clarinetto. Ma la passione per il jazz e per il sax cresce prepotentemente e, mentre forma e collabora con gruppi di fusion, jazz e folk, viene notato e molto apprezzato per le sue doti di musicista, che lo portano a vincere (a soli diciannove anni) una borsa di studio del prestigioso Berklee College of Music di Boston presso il quale, dopo quattro anni, si diploma in Professional Music “Cum Magna Laude”. Finalmente gli si spalancano le porte del jazz, in cui entra a pieno titolo e con grande successo, approfondendo i suoi studi con maestri del calibro di Joseph Viola, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi. Impara “il mestiere” suonando con gli stessi Maestri e molti altri eccellenti musicisti dai quali raccoglierà, con entusiasmo, ogni suggerimento dalla loro provata esperienza e bravura. Arriva in Italia, per motivi di famiglia, a soli 25 anni, ed è qui che confermerà la sua splendida carriera di musicista. Le sue sonorità, contaminate dall’anima argentina, lo rendono unico e inconfondibile. In questo primo periodo italiano, nasce “Aires Tango”, ovvero il gruppo per il quale il sax soprano e baritono di Girotto sono conosciuti e che, insieme ad Alessandro Gwis al piano, Marco Siniscalco al basso, e Michele Rabbia alla batteria e percussioni, dà vita ad un originale e affascinante connubio tra tango e jazz che, piuttosto che stupire gli ascoltatori, convince e appaga, facendo apprezzare la straordinarietà degli assoli del musicista argentino. Con questa formazione incide dieci dischi, ottenendo sempre il plauso incondizionato del pubblico.Nel 2002 inizia la sua collaborazione con la prestigiosa ONJ, l’Orchestra National du Jazz di Parigi. Innumerevoli le sue collaborazioni e i sodalizi con i musicisti italiani e internazionali più bravi, dalla Jazz Orchestra of the Concertgebouw di Amsterdam, ai nostri Rava e Bosso, giusto per citarne qualcuno. Nel 2011 inizia la propria avventura discografica inaugurando la “JG records” con un suo primo disco :“Alrededores de la Ausencia”, registrato completamente in Argentina e con i musicisti vecchi amici di Cordoba. Nello stesso periodo ha insegnato nel Conservatorio Santa Cecilia di Roma e in numerosi seminari nei Conservatori e nelle scuole di musica di tutta Italia e del mondo.
Dino Rubino (piano e tromba), che il pubblico di Messina ormai ama e segue con particolare attenzione, è un musicista e compositore dalla forte personalità musicale, talento emergente sulla ribalta del Jazz italiano che lo accoglie premiandolo con entusiasmo, e riconoscendogli tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mito. Talmente bravo da indurre Enrico Rava a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e a diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei. La sua formazione e la sua carriera seguono una duplice inclinazione – quella di pianista, che si manifesta dalla prima infanzia, e quella di trombettista jazz a partire dalla sua prima adolescenza – che oggi si manifesta attraverso una personalità musicale in cui i due profili si incontrano, si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza che Rubino tende a mantenere “il più possibile pacifica”. Dal 2012 è docente di tromba jazz al Conservatorio di Catania. Nel 2013 ha presentato “ Agape”, progetto aperto di ricerca dedicato alla tradizione della sua terra, riscuotendo grande successo anche sul palco dell’Officina per “Off in Jazz 2012-2013”. Attualmente è impegnato con svariate formazioni, sia come trombettista, sia come pianista. In particolare come pianista suona in duo con Francesco Cafiso, nel quintetto di Flavio Boltro dedicato a Micheal Petrucciani, come trombettista fa parte del quartetto di Francesco Cafiso, il quintetto dedicato a Miles Davis di Roberto Gatto e a quello di Riccardo Fioravanti dedicato a John Coltrane. Ha partecipato a tutte le più importanti manifestazioni dedicate al jazz in Italia e all’estero e ha suonato con i musicisti più prestigiosi, tra i quali : Gianni Basso, Gino Paoli, Franco Cerri, Enrico Intra, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Steve Grossman, Bruce Forman, Paul Jeffrey, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Danilo Rea, Dado Moroni, Bob Mintzer etc etc.
Nello Toscano (contrabbasso), musicista e compositore di fama internazionale, è considerato una colonna portante del jazz siciliano. E’ ospite abituale e graditissimo del palco di Officina. Fin dall’infanzia si dedica allo studio della chitarra sotto la guida del padre, virtuoso mandolinista. Dopo il conseguimento della laurea in filosofia inizia lo studio del contrabbasso e ne consegue il diploma presso il Liceo Musicale “V. Bellini” di Catania. Nel periodo della formazione frequenta un corso di perfezionamento strumentale con Dave Holland e successivamente studia con George Russell presso lo JACP di Parigi. In qualità di contrabbassista sono numerosissime le sue collaborazioni con molti artisti di fama internazionale e nazionale. La sua attenzione è incentrata sulla composizione moderna e sul jazz ed è autore, tra l’altro, del progetto “ Patchwork 3” che ha presentato nella rassegna “Off in Jazz” nel dicembre del 2012, e che lo stesso musicista ha definito “ una terza fase del mio percorso compositivo che ha come elementi costitutivi alcuni ingredienti chiave: melodie primitive o istintive, ritmi di varia estrazione stilistica, improvvisazione non costretta da schemi predeterminati e una grande voglia di interagire con il pubblico, a condizione che non venga per ascoltare le cose che già ha in testa.” . Raccogliendo, com’era prevedibile, grande consenso del numeroso pubblico presente, e confermandosi uno degli artisti più solidi del jazz siciliano, uno degli elementi più prestigiosi che danno lustro alla musica esportata nel resto dell’Italia e nel mondo.
Giuseppe Tringali (batteria), siciliano doc,è tra i più significativi artisti emergenti del Jazz, dalla indiscutibile bravura e dalla simpatia travolgente. Inizia a suonare la battera a dodici anni e dall’89 al 96 collabora con il Centro Studi Musicali ANSPI di Gela, sia come batterista che come percussionista, alla realizzazione di diversi Musicals (Jesus Christ Superstar, Hair, La Baronessa di Carini, etc.). Nello stesso periodo ha un’intensa attività musicale con formazioni di vario genere (Pop, Rock, Funky, Jazz) e partecipa a diverse masterclass tenute da musicisti di fama internazionale. Con il “Bellini Jazz Quintet” è vincitore del Premio Nazionale delle Arti 2005- sezione musica jazz – indetto dal M.I.U.R, la cui giuria era presieduta dal celebre sassofonista Paul Jeffrey. Ha al suo attivo prestigiose collaborazioni con artisti di fama internazionale, tra i quali il già citato Paul Jeffrey e il trombettistta Scott Aruda. Ha suonato con i maggiori musicisti nazionali e siciliani. Attualmente è insegnante di batteria e percussioni presso la“G.Nosengo” di Gravina di Catania e, oltre all’attività solistica, collabora con diverse formazioni musicali e con i singoli migliori musicisti contemporanei nazionali e internazionali. Insieme a Seby Burgio (piano) ed Alberto Fidone (contrabbasso) ha dato vita ad “Urban Fabula” , un progetto di ampio respiro, innovativo e affascinante, nato dal loro sodalizio ormai collaudato, e dalla perfetta sinergia dei giovanissimi musicisti. Di loro, la stessa “Abeat Records” scrive : «Un nuovo piano trio, portatore di un forte messaggio di novità stilistica senza precedenti in Italia. All’alba del nuovo millennio, caratterizzato sempre più dalla commistione e sintesi tra vari elementi appartenenti a culture, popoli di epoche differenti, ecco affacciarsi l’Urban Fabula trio, composto da giovani quanto eccellenti musicisti che in realtà hanno affinato il loro interplay e la loro musica in più di cinque anni di lavoro. Nulla è casuale. Composizioni di grande classe, freschezza e modernità. Si può sicuramente parlare di una delle realtà italiane emergenti più significative.»
Insomma, uno spettacolo carico di aspettative che saranno tutt’altro che deluse e che potremmo intitolare, come suggeriscono gli stessi musicisti, “Incontro tra Argentina e Sicilia”, tutto di brani originali del Maestro argentino Girotto e del nostro amatissimo Rubino. Un incontro tra anime simili e sonorità affini, che accompagnerà l’emozione degli ascoltatori sulle note più delicate e soavi dei brani più intimisti, verso le più sorprendenti e travolgenti improvvisazioni dei quattro musicisti. E’ l’ultimo concerto del 2013, per la rassegna Off in Jazz”, che ricomincerà nel 2014, domenica 12 Gennaio, con una nuova promessa di ottima musica e sicura qualità: saranno ospiti speciali il più importante batterista italiano, Roberto Gatto, ed il grande contrabbassista Paolino Dalla Porta, con i quali tornerà sul palco, Dino Rubino.
Antonella Casuscelli