Una tragicomica notte al Pronto Soccorso, tra malati immaginari e dottori forse più malati dei malati. Domenica I dicembre alle ore 21.00 al Teatro Savio, per il secondo appuntamento con la rassegna ideata da QAproduzioni “Atto Unico. Scene di Vita. Vite di Scena”, la compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia porta in scena “La lunga notte del dott. Pennac”.
Lo spettacolo, che approda a Messina in una veste rinnovata, abbandonando la formula della lettura teatrale per trasformarsi in una performance a tutto tondo, è un adattamento del romanzo breve “La lunga notte del dottor Galvan” di Daniel Pennac, il principale punto di riferimento narrativo da cui parte Angelo Campolo, nella doppia veste di autore e attore. Insieme a lui sul palco, nelle scene di Giulia Drogo, ci saranno i musicisti Giuseppe Mangano e Alida De Marco, che eseguiranno in presa diretta la colonna sonora del monologo, presentato sotto forma di concerto-spettacolo.
“Chi è quell’uomo? E perché dice di non sentirsi tanto bene?” Inizia così il calvario di Gerardo Gàlvan, giovane promessa della sanità siciliana. Inizia così una partitura teatrale giocata mescolando tante carte: umorismo grottesco, musica e performance attoriale. Come se le parole da sole non bastassero per portare il pubblico nel mondo fantastico creato dall’acuta penna dello scrittore francese. Un universo di carta che sulla scena acquista una chiave di lettura grottesca, ritmo frenetico, battute a raffica, brevi quadri delineati con umorismo feroce in uno spettacolo scandito da gag, carico di imprevisti e sorprese come una tragicomica notte al pronto soccorso. In scena sfila una galleria di personaggi pescati da un quotidiano tutto italiano. Personaggi che vivono di nevrosi, aspirazioni soffocate, angherie verso i colleghi, momenti di profondo e sincero disincanto. Quadri di umanità varia in una performance, tutta da ridere, sui vizi e le paure della medicina moderna.
Come per “Protesto”, la serata si aprirà con una sorpresa per il pubblico che renderà “La lunga notte…” ancora più lunga e scalderà l’atmosfera in platea. Aprirà la serata “Dreamland”, un atto unico ideato e diretto da Valentina Bartolo tratto da “La grande occasione” di Alan Bennet, un racconto scritto nel 1987 per la televisione che ebbe molto successo nella serie Tolking Heads della BBC. Protagonista della commedia, prodotta dalla compagnia DAF, è Destiny (interpretata da Silvia Grande), giovane attrice alle prime armi che sogna di diventare famosa. Ma cosa si nasconde dietro la rincorsa spasmodica di questo tipo di successo? Fino a che punto l’inconsapevolezza di una ragazza con evidenti deficit di cultura e di potere economico può essere pericolosa? Da ingenua a puttana, da povera a ricca, da essere umano a bistecca di carne esposta in vetrina.