MESSINA – Il presidente Stefano Alaimo ha presentato stamattina il nuovo direttore sportivo Domenico Roma nella sala stampa Mino Licordari del “Franco Scoglio”: “Buongiorno a tutti, sono felice e orgoglioso di poter presentare Roma come nostro direttore sportivo. Era la nostra prima scelta infatti siamo in contatto da diverso tempo e questo progetto si sta realizzando. Perché lui? Perché ama la piazza essendo già stato qui e ha sposato in pieno il progetto”.
Sulle prossime mosse della società: “Aggiungo che Cissè a breve, questioni di giorni, sarà qua. In società abbiamo iniziato dalla cosa più importante, il direttore sportivo. Sono riuscito ad avere la mia prima scelta, ora attorno a lui, dopo averne parlato, faremo in modo creare il resto della società. Abbiamo avuto difficoltà con la firma, stiamo facendo il passaggio sul conto bancario. Io al momento vado a Giammoro e utilizzo il conto del vecchio presidente su cui ci sono i soldi del fondo. Stiamo aspettando di finire un iter molto importante e cercheremo di creare una società solida. Ringrazio i tifosi che mi hanno accolto molto bene e mi hanno dimostrato il loro affetto contro il Cerignola, li ho anche incontrati e mi hanno dato la loro disponibilità. Mini abbonamento? Non me ne occupo ma abbiamo fatto una riduzione dei prezzi e facciamo le promozioni con le scuole, settori giovanili, ovviamente vengono accompagnati e facciamo in modo che i tifosi ritornino”.
Domenico Roma ha così esordito: “Buongiorno e ben ritrovati, è un piacere ritrovarvi tutti. Sono felice di essere tornato qui a Messina. Come feci la prima volta vi ripeto che l’unica medicina che conosco è il lavoro. Qui ce ne vuole tanto perché la situazioni non è delle migliori, ma sono convinto che tutti insieme stampa, tifosi, calciatori, staff faranno il loro per salvare la categoria e mantenere la biancoscudata dove merita. Il primo passo sarà salvare il Messina e poi pensare a fare qualcosa di più giusto per la piazza”.
Sulle questioni personali, che lo avevano visto già presente a Messina e poi in ritiro pre Taranto in Calabria, prima dell’ufficialità, aggiunge: “La società ha compiuto gesti papabili e palesi che hanno sciolto le riserve che avevo. L’essere umano ha bisogno di avere delle certezze, i miei dubbi sono stati fugati, ho avuto segnali chiari ed è giusto che io dia fiducia a chi dà segnali del genere. Anche da fuori (il direttore è stato recentemente in Portogallo, ndr) abbiamo continuato a sentirci e poi c’è stata la fumata bianca, quando ho avuto la certezza che si potesse fare qualcosa di importante. Posso dirvi che mi aiuterà nel mercato Francesco Ramondino, una persona che conosco dai tempi della Vibonese e di cui mi fido ciecamente”.
Sulle difficoltà di lavorare in una piazza diventata difficile negli ultimi anni dichiara: “Messina è qualcosa che ti entra nella pelle, al momento è vero è invisa e poco appetibile dopo anni di lavoro a ‘distruggere’. Ricordo lo scorso anno un centinaio di tifosi che ci aspettavano dopo il ritiro, dandoci molto credito, e i 7mila al campo per il Foggia. Messina vive di calcio, ama la maglia ed è disposta a sacrificarsi. I tifosi è giusto diano credito alla nuova proprietà, ora servono i fatti da parte nostra. Non chiamo a raccolta nessuno, so che i tifosi vogliono tornare, la squadra è dei tifosi che vivono la squadra, si fanno i km in trasferta, dobbiamo riavvicinarli in maniera giusta”.
I primi passi di Roma da ds: “Troviamo un ambiente depresso per la situazione di classifica e le vicissitudini vissute tra fine anno e inizio anno nuovo. Sarà un lavoro diverso costruire da zero o migliorare quello che c’è. Messina in questo momento è anche poco appetibile, chi viene qua sa quale è la condizione e sa che dovrà fare qualcosa di importante e servirà anche per lui. Non andremo a prendere svincolati se non nel caso specifico in cui li conosciamo e puntiamo anche su giocatori atletizzati a cui manca il ritmo partita o che hanno giocato già. Qualcuno è stato già selezionato dall’allenatore”.
Dumbravanu questa mattina si è allenato in gruppo, Anatriello no ma non è un caso di mercato per il ds: “Per Dumbravanu il problema è stato nel cambio di proprietà della squadra da cui proviene, la Lucchese. Per lunedì sarà a disposizione, ma poi sarà scelta del mister. Anatriello? La situazione è chiara, è di proprietà del Bologna e in prestito al Messina e noi ne determiniamo il suo futuro. Ha fatto tanto e bene, ha offerte da tante società, ma deve fare il calciatore del Messina e ci sono anche i margini di andare a riconfermare. Chi rimarrà sappiamo che dovrà lottare per la maglia, siamo terzultimi ma siamo sempre il Messina”.
Prossime mosse di mercato imminenti: “Spero di avere una squadra che sia adatta ad affrontare l’impegno, quasi proibitivo, col Crotone. Ma mai darci per morti prima che lo siamo. Si andrà a intervenire in difesa che siamo cotti, centrocampo vedremo se ci saranno uscite perché non è detto ci saranno andrà integrato il reparto. Anche in attacco siamo pochini, mancano uno due esterni di piede mancino, ha necessità di interpreti che portano palla dentro”.
Infine una considerazione sul mister Giacomo Modica: “L’allenatore che si è sentito, in una fase storica della transizione, abbandonato e non ha avuto nessuno che gli desse aiuto nella gestione. Una cosa è che parla l’allenatore con i calciatori un’altra è se ci parla un dirigente o il presidente. In quella fase c’era tanta confusione. Non è giusto andare a dare colpe più di quelle che si possono dare ad un allenatore che ha gestito un gruppo da solo. Giacomo è un allenatore di personalità e qualcuno l’ha percepito in modo differente da quello che è. Sulle sue dichiarazioni si dicono tante cose su cui si può tornare indietro e credo la più grande intelligenza sia ricredersi. Bisogna parlare con entrambi e capire se possibile trovare una quadra”. Riferito sicuramente ai sei non convocati, quattro ancora a Messina con Rizzo e Ortisi che hanno firmato con il Team Altamura, che il mister ha detto che non li considerava più con sé post Taranto.