MESSINA – 40 pazienti, alcuni disabili gravissimi, le loro famiglie e 52 operatori ancora appesi a un filo. Ancora in attesa della firma regionale per la nuova convenzione. Non ci sono novità per l’Istituto Don Orione di Messina. Così continuano i quotidiani sit-in davanti alla sede, in attesa che la Regione siciliana batta un colpo.
Dal 2021 la cooperativa opera all’interno della struttura religiosa ed è apprezzata dalle famiglie dei pazienti. Famiglie che, proprio a causa della mancanza di fondi, stanno contribuendo alla causa della cooperativa con il contributo di una retta. I problemi sono nati allo scadere della precedente convenzione. Nel maggio 2023, Faro 85 aveva ricevuto l’accreditamento regionale, che è anche incorniciato in ufficio. Ma, a distanza di undici mesi e mezzo, quasi un anno, manca ancora la convenzione. Ciò ha comportato il mancato arrivo di fondi da parte della Regione siciliana ed enormi difficoltà a gestire pagamenti e stipendi.
Numerosi sono stati gli incontri con la prefetta Cosima Di Stani e della vicenda si è interessato il capogruppo all’Assemblea regionale del Movimento Cinquestelle, Antonio De Luca. Mette in evidenza il responsabile del reparto, Fabrizio Venuto: “Purtroppo ancora nessuna novità. Ci auguriamo che questo gigantesco groviglio burocratico abbia il lieto fine sperato dalla società. Ma soprattutto per la serenità psicofisica dei nostri ragazzi. Noi continuiamo a lavorare ed erogare prestazioni con la dovuta assistenza. Gli stipendi siamo riusciti a pagarli solo sino al mese di novembre e una parte di dicembre a causa della mancata stipula della convenzione”.