Caro diario, nel periodo di Natale tutti si sentono più buoni, ed anche i messinesi non sono da meno. Proprio per questo ho deciso di lanciare una campagna solidale. Devi sapere che ogni anno mi becco una Tari di oltre 400 euro, che viene ridotta perché facciamo la raccolta differenziata all’isola ecologica di Gravitelli.
In famiglia siamo 3 e la Tari è così salata perché, come tutti i messinesi in regola con le imposte, paghiamo anche per chi non paga. Ovvero gli utenti fantasma che sono il triplo di quelli che pagano. A Messina due su tre non pagano la Tari o perché non censiti o perché evasori. Stando ai dati rilevati a dicembre più del 65 % dei messinesi non paga la tassa sui rifiuti.
Di questi il 32 % sono utenti fantasma, cioè mai inseriti nella banca dati (un’evasione pari a 14 milioni 478mila euro l’anno che in sei anni ha raggiunto la cifra record di 87 milioni più interessi). Il restante 32% è censito ma non paga sperando nella prescrizione. Dei non paganti solo il 10% è in reali condizioni economiche disagiate. Gli altri sono semplicemente FURBETTI alla messinese (a quanto pare soprattutto esercizi commerciali). Per colpa loro la mia famiglia è costretta a pagare di più. Il doppio se paragonato ad una famiglia di 3 persone residente in un’altra città più civile.
In sostanza è come se ogni famiglia in regola si sobbarcasse la tassa di una che non rispetta la legge. E’ come se nel mio stato di famiglia ci fosse, per esempio, Donna Cettina, che crea mmunnizza come me, ma non differenzia e non paga. Io e Donna Cettina siamo “la grande famiglia allargata della mmunnizza”.
Credo davvero nella profondità di certi valori, ecco perché ho deciso di rendere onore a questa famiglia allargata della mmunnizza fino in fondo. Ho deciso di adottare la famiglia di Donna Cettina: se siamo una famiglia dobbiamo condividere tutto, rifiuti compresi. Ecco perché ogni sera prenderò i miei sacchetti di rifiuti e li lascerò sullo zerbino di casa sua, davanti alla sua porta o al suo garage, accanto alla sua auto e al motorino, sul suo balcone, sul davanzale della finestra. Li spedirò per posta o via Amazon. Lancio quindi la campagna “Adotta un evasore della Tari: donagli la tua mmunnizza”.
Caro diario, mi dirai: ma anche se fai così Donna Cettina non paga lo stesso e non avendo alcun pudore continuerà imperterrita. Questo è vero. I messinesi non hanno capacità di arrossire delle proprie vergogne. Ma sono ipocriti. Donna Cettina non è mai stata censita ma li leggo i suoi post su facebook con il nick name Cettyboop66: “veggogna veggogna Messina è sporca”.
La mancanza di rossore va di pari passo con l’ipocrisia. Le mie montagne di mmunnizza sul suo balcone faranno discutere i vicini, che commenteranno anche la tipologia di rifiuti che gli lascerò. Insomma a Cettyboop66 voglio rovinare la reputazione di cittadina modello. E poi, vuoi mettere il sottile piacere di vederla costretta a portarsi sulle spalle i miei sacconi di rifiuti come Babbo Natale?
Se siamo famiglia allargata potrei anche adottare suo marito, il signor Ciccio (profilo facebook donciccioscaltro) e mettergli l’auto davanti alla sua in doppia fila, tanto tra parenti inutile litigare per queste sciocchezze. Potremmo lanciare campagne di adozione per i doppifilistiseriali e i maleducati a 4 ruote, quelli che parcheggiano negli stalli per disabili, davanti agli scivoli. Io e donciccioscaltro potremmo restare per ore imbottigliati nella rotonda del Viale Europa, con la mia auto posteggiata affiancata alla sua proprio davanti all’ufficio postale.
Di grande valore sociale potrebbe essere la campagna “adotta un evasore Amam” o “adotta un abusivo”, “adotta un imbecille che spara fuochi d’artificio la sera a Cristo Re o al centro”. Ci sono campagne per ogni stagione, per chi rovina le nostre spiagge, e per gli incivili dei week end.
La comunità è condivisione. A causa di Donna Cettina, che di giorno va in giro griffata ostentando benessere e di notte si trasforma nella zozzona seriale, pago di più di Tari, sottraggo risorse preziose alla mia famiglia e ho un servizio che non è all’altezza. Lo stesso vale non solo per altre imposte ma anche per la normale convivenza civile.
La qualità della vita di Messina dipende da noi. In una città più pulita e decorosa tutti ci sentiamo meglio e tutti sono spronati a rispettare le regole. Se paghiamo tutti pagheremo di meno e avremo una città migliore. Dentro e fuori. Cara Cettyboop66, caro donciccioscaltro Messina è casa vostra, avere rispetto delle regole equivale al rispetto per sé stessi e per gli altri.