MESSINA – Quello in vigore risaliva al 1953. Nel 2007 il primo passo per quello nuovo, col via libera da parte del Comune, rappresentato dal commissario Gaspare Sinatra. Ma ci sono voluti ancora ben dodici anni prima di ottenere il definitivo via libera al nuovo piano regolatore portuale.
Stamani è stato approvato dal Cru, il Consiglio regionale urbanistico, ed era l’ultimo passaggio necessario. Un iter lunghissimo, che si è intensificato nell’ultimo anno. “Una delle prime cose di cui ci siamo occupati – dice il sindaco Cateno De Luca – sono stati i rapporti con la nostra Autorità Portale per ripristinare la collaborazione persa dalla precedente giunta comunale. Con il Piano Regolatore Portuale si sboccheranno oltre 200 milioni di investimenti pubblici e privati che rappresenteranno la rinascita della città di Messina”.
Poi i ringraziamenti: “La caparbietà del commissario Antonio De Simone – continua il primo cittadino – e del segretario generale Ettore Gentile ci hanno consentito di agevolare e velocizzare l’iter approvativo, con la costante attenzione del presidente della regione Nello Musumeci e dell’assessore al territorio Totò Cordaro. Ringrazio tutti i componenti del Cru per questo grandioso impegno mantenuto nei confronti della città di Messina e, in particolare, il direttore generale dell’assessorato, Giovanni Salerno, e il relatore, ing. Salvatore Cirone, per la sensibilità e la professionalità profusa per questo agognato obiettivo. Un ringraziamento speciale anche al vice sindaco, Salvatore Mondello, per il lavoro profuso.
Quali prospettive si aprono? “La Zona economica speciale (Zes), tanto agognata dal nostro territorio, potrà essere attuata – conclude il sindaco – Si potrà riqualificare l’intero waterfront e rilanciare l’ex Cittadella fieristica con opere al servizio del rilancio turistico e del crocerismo, ricollegando la città con il suo mare”.
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