Una decina di giorni fa erano scattate le denunce prima della Cisl Fp e poi del Silpol, il sindacato della Polizia Municipale. Entrambi avevano prepotentemente acceso i riflettori sulle condizioni in cui versa la caserma Orazio Di Maio, struttura che ospita uffici e mezzi della Municipale messinese.
Condizioni igienico-sanitarie ai limiti della decenza, uffici inadeguati e non conformi agli standard di sicurezza, zero interventi di manutenzione, i sindacati avevano elencato le troppe criticità dell’edificio e chiesto un intervento urgente di Asp, Ispettorato del Lavoro e Vigili del Fuoco. La risposta non si è fatta attendere.
E così questa mattina gli ispettori dell’Azienda Sanitaria Provinciale si sono recati in sopralluogo presso la caserma di via Fermi per verificare le condizioni e toccare con mano in che ambiente quotidianamente operano circa un centinaio di agenti tra reparto operativo mobile, squadra rilevamento automatico infrazioni codice della strada, nucleo di polizia giudiziaria, sezione motociclisti, laboratorio trasmissioni, squadra manutenzione parco macchine, corpo di guardia h24 oltre alle rimesse motociclette, autovetture e ai locali spogliatoio.
L’ispezione si è concentrata sull’intera struttura, soprattutto sulle condizioni generali di tutto l’ambiente per verificarne la salubrità. Gli ispettori hanno stilato un corposo verbale e chiesto ulteriore documentazione, soprattutto per accertare se l’impianto elettrico è a norma, seguiranno altre verifiche e subito dopo scatteranno le prescrizioni.
In base all’esito finale dell’ispezione l’Asp valuterà se ordinare interventi di sistemazione o chiudere gli uffici. In ogni caso è un primo passo che soprattutto i sindacati e i lavoratori chiedevano da tempo, soprattutto dopo il silenzio che era calato dal settembre dello scorso anno, quando l’amministrazione comunale si era assunta precisi impegni durante un tavolo che era stato convocato in Prefettura.
La Cisl Fp pochi giorni fa aveva evidenziato che da allora non sono state mai effettuate «neanche quelle piccole manutenzioni ordinarie che avrebbero dato la sensazione di un intrapreso percorso virtuoso. Piccole cose, dalla riparazione di un bagno alla tinteggiatura delle pareti e alla sanificazione degli ambienti con una pulizia più accurata.
A questo punto la palla è nelle mani dell’Asp che trasmetterà tutto al Comune non appena la relazione sulle condizioni della Di Maio sarà chiusa.
Francesca Stornante