Alle 12 è terminata anche l’ultima restrizione. L’acqua è tornata in città a partire da sabato sera e adesso è in tutte le case. Proprio sabato sera, però, un’ordinanza sindacale ha interdetto l’uso dell’acqua ai fini potabili. Lo scopo era solo precauzionale perché dovevano essere eseguite le analisi di rito sull’acqua immessa nuovamente dall’acquedotto del Fiumefreddo. Il sindaco, in ogni caso, ha consigliato “alla popolazione che ha fruito di forniture idriche da autobotti non sanificate di provvedere opportunamente alla bonifica dei serbatoi”.
La comunicazione è arrivata dall'Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Messina, che ha reso noto l'esito delle analisi di rito sull'acqua immessa nuovamente dall'acquedotto di Fiumefreddo a seguito della realizzazione della condotta temporanea che ha permesso di ripristinare l'erogazione in favore della popolazione di Messina.
I parametri riscontrati dal laboratorio di analisi dell'Asp certificano il rispetto dei valori soglia che consentono l'utilizzo da parte della popolazione dell'acqua tornata in distribuzione in tutta la città, pertanto dalle ore 12 di oggi sono cessati gli effetti contenuti nell'Ordinanza adottata sabato scorso, in via precauzionale, dal sindaco Accorinti.
Dal 4 novembre alla giornata di ieri, grazie ai mezzi di rifornimento impiegati – messi a disposizione dall'Esercito Italiano, dai Vigili del Fuoco, dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, dal Dipartimento regionale della protezione civile, dalla società di gestione dell'acquedotto, da due ditte private, dal Comune di Messina e da alcuni comuni limitrofi – sono stati distribuiti oltre 8300 metri cubi di acqua. A questi vanno aggiunti i 26.800 metri cubi distribuiti attraverso le operazioni di pompaggio della nave cisterna Marnavi e i 2400 metri cubi erogati dalla nave Ticino della Marina Militare.
Da oggi i numeri del Centro di Coordinamento dell'Emergenza dedicati alle segnalazioni e alle richieste di intervento da parte della cittadinanza saranno disattivati. Per quanto riguarda i soggetti deboli, l'assistenza verrà garantita dal Dipartimento Politiche sociali del Comune di Messina attraverso le attività ordinarie degli uffici comunali mentre per altre informazioni legate all’emergenza idrica il Comune ha messo a disposizione, negli orari di ufficio, il numero 090675154.
Conclusa l’emergenza, non sono però conclusi gli interventi. Sono in corso, a Calatabiano, i lavori di monitoraggio e messa in sicurezza sulla frana, a partire dagli interventi relativi ai drenaggi a monte del by-pass realizzati allo scopo di proteggerlo da eventuali movimenti franosi. Contemporaneamente sono in corso le attività di indagine geologiche e di progettazione degli interventi di sistemazione dell'intero versante.
Una volta finita anche questa fase, dovrà essere attuata la soluzione definitiva, vale a dire la realizzazione di un nuovo tratto di condotta, a monte di quella attuale, che rappresenterà il nuovo percorso. Lo stato di emergenza idrica per la città di Messina ha una durata di sei mesi e sono stati stanziati tre milioni (due dallo Stato e uno dalla Regione). Mezzo è stato già impiegato dall’Amam per attuare la soluzione temporanea, la parte restante dovrà servire a valutare interventi simili anche in altre parti a rischio della condotta che da Fiumefreddo giunge fino a Messina ed al miglioramento della rete idrica cittadina. Senza dimenticare la necessità di riparare la condotta dell’Alcantara, al momento in funzione grazie al bypass di Forza d’Agrò ma interrotta ad Alì e Santa Margherita.
Nel frattempo, sono oltre 3.500 i moduli consegnati presso la Confcommercio di Messina ai messinesi che hanno fatto richiesta per richiedere gli indennizzi all’Amam, a causa della grave crisi idrica. La Confcommercio e la Consumatori Associati assistono a titolo gratuito (è richiesto solo il versamento del contributo unificato pari a 45 euro per i privati), i messinesi, sia privati sia commercianti, che hanno intenzione di chiedere gli indennizzi all’Amam. Intanto, il pool di legali della Consumatori Associati ha già pronti i primi ricorsi da depositare al Giudice di Pace di Messina. Le prime udienze – secondo quanto riferito dall’avvocato Ernesto Fiorillo – dovrebbero tenersi ad inizio gennaio. I moduli possono essere ritirati direttamente alla Confcommercio di Messina, via Giordano Bruno n. 1 (Palazzo Camera di Commercio), dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, oppure possono essere scaricati dal sito di Confcommercio.