«E’ stato evidenziato che i locali della scuola necessitano di un più approfondito intervento di pulizia straordinaria, con attrezzature idonee e con particolare attenzione alle pareti, ai soffitti, agli arredi e all’ascensore. Si sottolinea che i lavori di pitturazione del piano terra sono stati effettuati in alcune zone solo parzialmente. Inoltre, nel corso dei sopralluoghi, si è rilevata la presenza, in più punti dei soffitti, di infiltrazioni di acqua con distacco della pitturazione. Si ritiene opportuno, nelle more dell’ultimazione degli interventi, che le attività scolastiche vengano svolte in altra sede».
Lascia pochi dubbi la nota con cui l’Asp oggi ordina nuovamente la chiusura della scuola Pascoli-Crispi. E’ stato questo l’esito dei sopralluoghi che ieri e avantieri l’ufficio del Siav dell’Asp ha effettuato all’interno dei locali dell’istituto, ancora al centro delle polemiche più di un mese dopo quell’incendio del 4 dicembre divampato da una fotocopiatrice. Il Direttore del Siav, Maria Gabriella Caruso, ha certificato che nella scuola i lavori di pulizia non sono stati effettuati in modo da consegnare agli alunni un ambiente sano e sicuro, dunque la scuola da domani chiuderà nuovamente i cancelli in attesa che i lavori vengano svolti rispettando le indicazioni fornite dall’Asp.
Un esito che di fatto dà ragione ai genitori che in queste settimane hanno lottato per avere garanzie sulla salubrità di un ambiente che ospita 1200 alunni. Sono stati loro a non accontentarsi delle rassicurazioni che erano arrivate da uffici comunali e dirigente scolastica, sono stati loro a entrare nelle aule e a mostrare mani sporche di fuliggine mentre i loro figli facevano lezione, sono stati loro a insistere per un sopralluogo dell’Asp. E hanno avuto ragione, non fermandosi di fronte a nulla.
«Avevamo compreso di essere di fronte a delle lacune madornali, ci siamo opposti al modo in cui questa situazione è stata gestita, sembravamo dei Don Chichotte che lottavano contro i mulini al vento ma questa volta i mulini li abbiamo battuti. Ci hanno tacciato di esagerazione ma l’esito del sopralluogo dell’Asp conferma quelle che erano le nostre preoccupazioni. Era evidente che i lavori erano stati effettuati con troppa approssimazione, nonostante abbiano avuto un mese di tempo, compresa la pausa per le vacanze natalizie» commenta Marco Bellantone, uno dei che in questi giorni ha battuto i pugni per avere non solo rassicurazioni verbali ma certezze sulle condizioni della scuola in cui ogni giorno vanno 1200 bambini.
Da domani dunque gli alunni della Pascoli-Crispi dovranno essere trasferiti. Ecco intanto le prime informazioni utili sulle attività didattiche rese note dalla dirigente scolastica.
Le classi di Scuola primaria saranno allocate nei locali della scuola Boer a partire da domani, 11 gennaio 2018, dalle ore 14.30 alle ore 18,00, secondo il seguente calendario:
giovedì 11gennaio 2018 le classi prime e quarte
venerdì 12 gennaio 2018 le classi seconde, terze e quinte
Ulteriori notizie relative alle restanti classi della scuola secondaria di I grado verranno date appena possibile.
Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Pd Giuppi Siracusano: «Trovano conferma tutte le preoccupazioni che, unitamente ai genitori, avevamo avanzato circa il reale stato del plesso e, soprattutto, in merito alla salubrità dei locali. Tali preoccupazioni mi avevano indotto a richiedere, tra l’altro, la convocazione congiunta della commissioni consiliari settima e decima, incredibilmente disertate, tra gli altri, dalla dirigenza scolastica, la quale ha dato l’impressione di voler rifiutare ogni confronto con i rappresentati della Città. Trovano conferma, e duole dirlo, anche tutti i rilievi formulati sulla mancata bonifica post-incendio (sostanzialmente diversa dalla pulizia dei locali) ed in ordine alla necessità di acquisire certificazioni diverse, e ben più conducenti, di quelle asseritamente raccolte dall’Amministrazione cittadina e scolastica.
E’ necessario quindi che l’Amministrazione si attivi al più presto al fine di effettuare tutti gli interventi necessari ed utili, collaborando con l’ASP e tutti i soggetti pubblici in grado, per competenza e funzioni, di garantire l’idoneità dei luoghi, seguendone rigorosamente le indicazioni.
Sarà inoltre necessario, quanto questa incredibile vicenda sarà conclusa, accertare le singole responsabilità, a tutti i livelli, non essendo tollerabile che per l’incendio di un fotocopiatore una scuola sia inagibile, anche solo parzialmente, per oltre un mese e che sia messa a repentaglio la salute dei minori e che in ogni caso siano arrecati alle famiglie disagi di tale entità».
Francesca Stornante