Gaetano Sciacca resta a capo della Direzione Territoriale del Lavoro di Messina. Dopo la sospensione dall’incarico per via del riscorso presentato da Venerando Lo Conti (vedi qui), è arrivata la conferma della nomina da parte della Regione con un nuovo decreto , che – stavolta – dà conto della valutazione compartiva dei curricula presentati per occupare quella posizione.
Con la riconferma “in tasca”, l’ex ingegnere esce allo scoperto dopo mesi di silenzio e – attraverso un comunicato – annuncia le linee guida dell’ attività di Vigilanza per il biennio 2015-2016 di competenza della DTL.
“La particolare situazione economica e sociale dell'intero territorio nazionale e in particolare della Provincia di Messina – si legge – suggerisce un'attenta riflessione sulle modalità e sugli obiettivi della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale. In tale contesto il personale ispettivo appartenente a questa DTL (Direzione Territoriale del Lavoro), ancor più che in passato, è chiamato a svolgere una delicata funzione di tutela dei lavoratori e di regolazione del mercato del lavoro”.
Sciacca spiega che “gli accertamenti ispettivi saranno indirizzati verso ambiti e fenomeni attentamente selezionati mirati al contrasto del lavoro sommerso e alle più significative forme di elusione della normativa vigente e che sono più diffuse sul nostro territorio”.
L’ex ingegnere capo del Genio civile annuncia inoltre che “i controlli si concentreranno sulle filiere degli appalti anche pubblici al fine di contrastare eventuali fenomeni di somministrazione irregolare, abusiva o fraudolenta. Va evidenziato inoltre che l'azione ispettiva sarà indirizzata a contrastare l'uso distorto, in funzione elusiva, dei contratti di lavoro atipici o flessibili. Infatti se è vero che in prospettiva appare destinato a diminuire in ragione delle recenti riforme, non è da escludere che in specifici ambiti possano protrarsi comportamenti finalizzati ad eludere la normativa vigente”.
“Questa DTL – continua Sciacca – intende perseguire una strategia dì azione finalizzata non tanto ad incrementare la mera consistenza numerica degli accessi ispettivi, quanto piuttosto orientare l'attività di vigilanza verso aspetti fondamentali di tutela effettiva delle condizioni lavoro. Conseguentemente l'attività di vigilanza anche con l'utilizzo dei ed. "accessi brevi" sarà mirata principalmente a prevenire e reprimere condotte poste in essere in tutti quei campi quali l'edilizia, il terziario, l'autostrasporto, le case di riposo, l'agricoltura, gli istituti di vigilanza, le cooperative, gli enti di formazione e i patronati, le associazione di volontariato e quelle onlus, gli ammortizzatori sociali ed il commercio. Parallelamente alla sopradetta ''vigilanza Amministrativa'' vanno rafforzate le iniziative che riguardano la "vigilanza Tecnica"' concernente la cultura della sicurezza nelle aziende pubbliche e private”.