Questa estate, così come la scorsa, i Teatri Antichi di Taormina e Siracusa hanno visto rappresentazioni liriche di grande richiamo che hanno impiegato numerosissimi artisti e maestranze (circa 150 persone per ciascuna rappresentazione) e che hanno avuto successo di pubblico e critica. In queste ore accade, però, che decine e decine di artisti e maestranze impiegate nel “Festival Euro Mediterraneo”, organizzato dalla Fem di Roma (con la direzione artistica, regia e scene di Enrico Castiglione), stiano protestando vibratamente per non aver ricevuto il saldo di quanto pattuito per le loro prestazioni.
15 recite tra Siracusa e Taormina di Norma, Carmen, Il Barbiere di Siviglia e Don Giovanni, per la realizzazione delle quali è stato proposto un contratto con pagamento con scadenze varie in base ai ruoli ricoperti (artista solista, artista del coro, professore d’orchestra, ballerino, sarta, maestranze varie, etc…). Accade però che, scaduti i termini, i lavoratori non hanno ricevuto in alcuni casi neanche un centesimo sui loro conti correnti. Alcuni lamentano addirittura ritardi di anni (anche nomi di caratura mondiale come il baritono Juan Pons o il tenore Gegory Kunde, per citarne due per tutti) e si parla, addirittura, dell’anno 2012, se non prima.
Eppure già l’anno scorso con la rappresentazione di Aida al Teatro Greco di Siracusa ci fu un numerosissimo pubblico e gli stessi organizzatori, con Castiglione in testa, si complimentarono per il risultato raggiunto in termini di paganti e presenze (con una medie spaventosa di oltre 7 mila spettatori a sera) e anche con Tosca, Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Teatro Antico di Taormina non andò poi tanto peggio. Ciò, però, ha prodotto il medesimo risultato: gli artisti non poterono percepire il saldo delle spettanze dovute con le motivazioni più disparate: ritardi della Regione Sicilia, ritardi da parte della Rai per i diritti televisivi, problemi legati a fatture compilate in maniera errata, etc.
“Negli anni, artisti solisti, intere compagini corali e orchestrali, direttori d’orchestra e maestranze d’ogni tipo hanno deciso di non prestare più la propria opera per questa associazione presso il Teatro Antico di Taormina e quello di Siracusa, come pure a Roma, dove una associazione collegata organizza il Festival di Pasqua e altri festival sempre legati alla figura di Enrico Castiglione – hanno dichiarato i contestatori -. Inutili i tentativi di telefonare alla sede di questa fondazione, dove spesso non risponde nessuno, o inviare email e raccomandate, né, tanto meno, chiedere delucidazioni ai responsabili della parte produttiva e artistica. Costoro, infatti, non rispondono in merito ai mancati saldi e rimandano a una quasi introvabile responsabile amministrativa e al presidente della fondazione, tale Luciano Cupellini, che in realtà risulterebbe essere un grafico in pensione e/o un magazziniere della stessa FEM e con cui è altrettanto impossibile parlare anche solo telefonicamente. Oltre al perseguimento delle vie legali e alla denuncia pubblica, anche la politica è stata più volte sollecitata in merito ma nessun risultato tangibile è stato ottenuto dai malcapitati”.
“Non si comprende – conclude la nota di protesta – come e perché la Regione Sicilia, la Fondazione Inda di Siracusa che gestisce il Teatro Greco, il Comitato Taormina Arte che gestisce il Teatro Antico di Taormina e i comuni di Siracusa e Taormina, ciascuno per quanto di sua pertinenza, abbiano in tutti questi anni affidato le stagioni liriche e sinfoniche dei due teatri alla FEM e alla direzione artistica del sig. Enrico Castiglione, visti i risultati gestionali che sono sotto gli occhi di tutti con, oltre ad artisti e maestranze dei teatri, anche hotel, ditte di bus, ristoranti, ditte di affitto costumi, scenografi e quanto altro ancora sul piede di guerra per i mancati pagamenti. Già si parla delle nuove stagioni liriche e sinfoniche a Siracusa e Taormina, ma non si fa cenno alla opportunità di chiudere le partite economiche rimaste in sospeso per troppi anni”.