Revoca degli incarichi al commissario dell’Atm Domenico Manna e all’assessore Gaetano Cacciola. Azione di responsabilità nei confronti dei vertici dell’azienda per la mancata nomina di un Responsabile della Trasparenza e della Prevenzione, dalla quale sono derivati sistemi inadeguati di controllo. Revoca di tutti gli atti che hanno portato a processi di mobilità verticale e orizzontale, interna ed esterna e delle convenzioni stipulate, telefonia e anche quella con Gtt che ha portato il nuovo direttore Giovanni Foti. Convenzioni ritenute palesemente irregolari che probabilmente hanno causato danno erariale.
Sono le richieste, durissime, di un gruppo di consiglieri comunali Pd che hanno scritto al Sindaco Renato Accorinti e al Dirigente alle Partecipate Riccardo Pagano per mettere in luce quelle che ritengono essere pesanti anomalie all’interno dell’azienda trasporti. L’analisi dei consiglieri parte dal recente episodio del furto di carburante che ha coinvolto anche due dipendenti dell’Atm per rilevare la mancata nomina di un Responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione (ex L. 190/2012) che, in attesa di un piano anticorruzione, avrebbe comunque potuto predisporre meccanismi efficienti di vigilanza per individuare irregolarità nei settori maggiormente a rischio, come le aree Appalti e Risorse Umane o l'erogazione di benefici e vantaggi economici, le procedure di impiego e utilizzo di personale, le progressioni in carriera, gli incarichi e le consulenze.
Nicola Cucinotta, Paolo David, Simona Contestabile, Carlo Cantali, Donatella Sindoni, Daniele Zuccarello, Pietro Iannello contestano la vicenda del concorso bandito e poi bloccato per la nomina del direttore generale, la legittimità della mobilità orizzontale di Salvatore Cuscinà e Giuseppe Sorbello, transitati all’ATM dal Dipartimento Viabilità, con riconoscimento di un paramento superiore rispetto al loro contratto e relativo aumento della retribuzione. Contestano anche la mancanza di un piano del personale che secondo loro inficia le determine e i relativi ordini di servizio riguardanti la mobilità verticale aziendale, che potrebbero agevolare avanzamenti di carriera, a scavalco rispetto ad altro personale interno.
I consiglieri Pd giudicano viziata, atteso che non è stata attivata alcuna procedura di evidenza pubblica per la scelta dei fornitori, anche la convenzione con la GTT di Torino finalizzata a "Favorire collaborazioni e sinergie tra gli operatori del Trasporto Pubblico Locale, scambiarsi informazioni, esperienze, migliorare le società e ottimizzare i servizi", con un onere di 800 mila euro per l'Atm in cambio di prestazioni, consulenze, pezzi di ricambio e manutenzioni fino al suo esaurimento del budget. Dito puntato anche contro la gestione della telefonia aziendale, etichettata come “palesemente antieconomica”, almeno per il periodo antecedente il mese di luglio 2013, nel corso del quale si sono sostenuti costi rilevanti nel rapporto con Telecom senza alcuna contropartita.
Il gruppo di consiglieri però non si limita all’ATM ma ha deciso di accendere i riflettori anche sugli svincoli Giostra-Annunziata per la seria preoccupazione suscitata dalla paventata presenza di gravi irregolarità nella conduzione dei lavori del primo e secondo lotto, di cui il Comune di Messina è stazione appaltante, e che sono dal giugno 2009 ancora in corso di esecuzione da parte dell’impresa Ricciardello costruzioni S. r. l., con la gestione tecnica della Direzione regionale dell’Anas.
Di tutto questo si è già discusso durante diverse sedute della VII Commissione consiliare, durante le quali sono stati ascoltati l’Assessore ai Lavori pubblici, il Segretario/Direttore generale e il Dirigente del Dipartimento Mobilità urbana e viabilità. I consiglieri spiegano che dai verbali delle sedute si evince una situazione seriamente preoccupante, in quanto sembrano emergere numerosi elementi che lascerebbero presumere gravi violazioni della vigente legislazione in materia di lavori pubblici, in particolare per: attribuzione alla Direzione regionale di Anas della responsabilità del procedimento dei lavori nonché della direzione degli stessi; predisposizione ed approvazione di una prima Perizia di variante e suppletiva, per l’adeguamento dell’opera alla nuova normativa sismica, nonché di due ulteriori Perizie di variante e suppletive, con un considerevole aumento dei costi di realizzazione dell’opera peraltro in assenza della necessaria copertura finanziaria dei maggiori oneri preventivati; procedure per la iscrizione di Riserve sui lavori da parte dell’impresa, il cui un importo risulterebbe addirittura superiore a quello contrattuale; lavori non ancora ultimati.
Le perplessità dei Consiglieri comunali Pd sono ancor più accentuate dalla constatazione che “alle gravi irregolarità paventate durante l’audizione in Commissione dal Dirigente alla Mobilità urbana, l’Assessore al ramo ed il Segretario/Direttore generale dell’Ente, hanno fornito delle argomentazioni poco convincenti e delle rassicurazione generiche, che non hanno smentito la veridicità di quanto presunto dal Dirigente, ma, al contempo, non ne hanno confermato l’attendibilità, circostanza questa che avrebbe richiesto l’adozione di idonee iniziative a garanzia degli interessi dell’Amministrazione”. I verbali sono già stati trasmessi in Procura, su richiesta del consigliere del Megafono Pippo De Leo, i consiglieri Pd vogliono però sapere dall’Assessore ai Lavori Pubblici se e quali iniziative ha assunto per verificare la fondatezza delle irregolarità emerse e quali provvedimenti ha adottato o intende adottare -a tutela degli interessi del Comune di Messina.
Ma soprattutto chiedono chiarezza su “quale sia la concreta possibilità di ultimazione certa dei lavori in questione, considerato che sono incompleti e sospesi da oltre un anno e mezzo e che non sono chiare le complementarietà con l’appalto recentemente bandito dal Consorzio per le Autostrade siciliane per la manutenzione del Viadotto Ritiro, attiguo allo svincolo di Giostra che sta realizzando il Comune di Messina, poiché risulta del tutto irrituale, se non addirittura ambiguo e poco chiaro, che il completamento dell’intervento avviato da questa Amministrazione possa avvenire per iniziativa di un altro Ente pubblico senza che, tra le parti interessate, siano stati stipulati accordi ufficiali e stabilite regole certe che diano contezza delle rispettive competenze e delle conseguenti responsabilità”.